Da anni cinefili e appassionati di tutto il mondo celebrano il 24 febbraio quale Twin Peaks Day. La simbolica data non si riferisce alla messa in onda del primo episodio, bensì alla storia narrata. Il 24 febbraio del 1989 viene ritrovato il corpo di Laura Palmer: successivamente, iniziano le indagini che coinvolgono, in particolare, l’agente speciale Dale Cooper.
Molta letteratura critica si è occupata dell’analisi e interpretazione della serie televisiva ideata da Mark Frost e David Lynch. I segreti di Twin Peaks, serie diventata sin da subito un cult tra i telespettatori, ha ispirato e continua a ispirare decine di prodotti seriali, da Lost a X-Files, da Wayward Pines a Black Mirror. In occasione del Twin Peaks Day, ritorniamo nella tranquilla cittadina dello stato di Washington analizzando l’episodio pilota, ponendo in risalto quegli elementi che hanno dato inizio a una storia indimenticabile.
La sigla
Per gli appassionati della serie, ascoltare il tema principale composto da Angelo Badalamenti produce un piccolo tuffo al cuore. Theme/Falling è un brano in chiave minore, misterioso e ipnotico, che l’8 aprile 1990 risuonò, per la prima volta, sul canale americano ABC. La prima immagine che compare sui teleschermi è un uccellino appollaiato su un ramo, un esemplare di Thryomanes bewickii; in seguito, una panoramica della segheria Packard, l’ambiente naturale, le Snoqualmie Falls e le increspature di un fiume. Ciò che si vede, in prima analisi, è un idillio in cui natura e tecnica s’incontrano nella cittadina di Twin Peaks: un paradiso dettato dalla lentezza che, dopo una manciata di minuti, viene spazzato via. La serie esordisce con il ritrovamento del cadavere di Laura Palmer (Sheryl Lee), diciassettenne originaria del luogo, conosciuta e – all’apparenza – benvoluta da tutti. È evidente come l’intento spiazzante di Lynch e Frost si espliciti nella rottura dell’ordine e della serenità già preannunciato nel tono del tema principale. La composizione di Badalamenti trasmette, in questo senso, tranquillità e al contempo inquietudine.
LAURA PALMER: UNA PRESENZA-ASSENZA
La storia è ben nota: David Lynch non aveva intenzione di scervellarsi troppo per cercare l’interprete del personaggio di Laura Palmer, soprattutto in virtù di un budget ridotto. Così, scelse una giovane di Seattle, Washington, luogo delle riprese della serie: d’altronde, affermò il regista al tempo, si trattava di far interpretare all’esordiente Sheryl Lee, un cadavere. Eppure, sin dall’episodio pilota la presenza-assenza di Laura Palmer ha un impatto sconvolgente. La presentazione dei personaggi è costruita intorno alla loro reazione alla scoperta che il corpo della tranquilla ragazza di quartiere è stato ritrovato sul ciglio del fiume, avvolto in un telo di plastica.
Le immagini ritraenti Laura Palmer, che sono presenti già nel primo episodio, hanno generato un forte impatto nella cultura di massa: dalla fotografia ritraente la ragazza quale reginetta del ballo scolastico al fotogramma che immortala il suo volto cadaverico appena scoperto dalla polizia di Twin Peaks. Nonostante la sua assenza, Laura è Il personaggio della serie televisiva, il cardine delle vicende e anello fondamentale di una serie di cause ed effetti avvolta nel mistero.
LA COMUNITÀ DI TWIN PEAKS
I personaggi che si alternano nel corso delle puntate sono molteplici. Tuttavia, già nel corso dell’episodio pilota Lynch e Frost presentano tutti i membri della comunità di Twin Peaks, definendo soprattutto i legami familiari e amorosi, clandestini e non. Qui soggiace la peculiare volontà di mostrare fin dall’esordio come, all’interno della comunità, vi siano dei segreti concernenti le relazioni intrecciate da alcuni personaggi. Il fidanzato di Laura Palmer, Bobby Briggs (Dana Ashbrook), ha un legame amoroso con Shelley Johnson (Mädchen Amick), moglie del camionista Leo (Eric DaRe). La migliore amica di Laura, Donna Hayward (Lara Flynn Boyle), si scambia effusioni con James Hurley (James Marshall), il quale, nel frattempo, aveva iniziato una relazione con Laura. Ed Hurley (Everett McGill) è sposato con Nadine (Wendy Robie) ma è innamorato di Norma Jennings (Peggy Lipton), che lo contraccambia. Lo sceriffo Harry Truman (Michael Ontkean) si frequenta in segreto con Josie Packard (Joan Chen).
I legami, tra di loro intrecciati, stabiliscono le coordinate di quelle che saranno le sottotrame della vicenda principale, ossia l’indagine condotta da Cooper e Truman. E sin dall’episodio pilota vengono resi noti i tratti dei personaggi principali, tutti legati, in un modo o nell’altro, a Laura Palmer, e ogni personaggio pare conoscere la ragazza in un modo diverso e del tutto personale. In particolare, la reazione dei singoli rispetto alla morte di Laura è del tutto peculiare: Donna è sconvolta e cerca conforto in James, il quale sembra aver dedotto, in precedenza, un lato nascosto della personalità apparentemente solare di Laura; la madre della ragazza è sconvolta, così come il padre; Bobby è più incline a salvaguardare la propria innocenza circa l’assassinio della fidanzata. Certo resta la drammatica reazione della comunità rispetto all’omicidio della ragazza-modello di Twin Peaks, caratterizzata da grida e urla strazianti che colpiscono lo spettatore per la loro naturalezza disarmante.
L’AGENTE SPECIALE DALE COOPER
Un altro personaggio cardine della serie è senza ombra di dubbio Dale Cooper (Kyle MacLachlan) Agente speciale inviato dall’FBI a Twin Peaks per condurre le indagini, Cooper viene introdotto al pubblico mentre è alla guida della sua automobile, intento a registrare una sorta di diario di bordo indirizzato a una certa Diane, una collega dell’FBI. Così come l’agente Fox Mulder della serie televisiva X-Files, Cooper dimostra sin da subito un fiuto eccezionale per gli indizi, nonché un modus operandi estraneo alla piccola realtà di Twin Peaks. La sua vena eccentrica si sposa alla perfezione con la sua professionalità in veste di agente speciale dell’FBI: iconici sono fin da subito i commenti entusiasti circa la flora della cittadina seguiti da riflessioni elaborate sul caso. Cooper, in questo senso, si discosta dalla consueta immagine del detective americano così come elaborata in film e serie televisive: la sua eccentricità genera un coinvolgimento empatico da parte dello spettatore, poiché consapevole di non essere dinnanzi a un personaggio stereotipato, bensì assolutamente umano. La sua ironia e il suo talento sono ben incorporati dall’attore Kyle MacLachlan, già collaboratore di Lynch in precedenti lungometraggi, quali Dune (1984) e Velluto Blu (1986). La sua presenza sì eccentrica, ma anche, in un certo senso, pura e innocente, è uno degli elementi che ha contribuito a fidelizzare il pubblico e ad appassionarlo sia alla storia delle indagini, sia al suo personaggio.
FUOCO CAMMINA CON ME
La fine dell’episodio pilota esplicita già la vena mystery che adombrerà tutte le puntate successive. I personaggi e le loro storie iniziano a intrecciarsi, pur restando adombrati sotto il velo del segreto, del non-detto o del non-visibile. Una collana con un ciondolo a forma di mezzo cuore e un biglietto determinano gli ultimi minuti del primissimo episodio di Twin Peaks: Fuoco cammina con me è la scritta impressa su un logoro pezzo di carta, ritrovato sull’ipotetica scena del crimine. Cos’accadrà dopo? è la domanda che molti telespettatori si saranno posti l’8 aprile del 1990. Molte altre cose, risponderebbero coloro che amano e hanno amato la serie televisiva di Frost e Lynch.
Un solo indizio: i gufi non sono quello che sembrano.
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