L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato, ancora una volta, decisamente complicato per il settore cinematografico. Tra sale chiuse —poi finalmente riaperte-, limitazioni dovute alla pandemia e sperimentazioni non sempre riuscite con distribuzioni ibride sala/streaming, questo è stato sicuramente un altro anno di profonda crisi, ma anche, per fortuna, un anno di rinascita. La riapertura dei cinema e il ritorno dei blockbuster in sala hanno rappresentato una boccata d’aria fresca per molti esercenti, spinti soprattutto da film come Spider-Man: No Way Home, No Time to Die e Dune.

Dal punto di vista di noi spettatori, questo è stato un anno piuttosto generoso sia per quanto riguarda le uscite in sala sia per le esclusive streaming. Come ogni redazione che si occupa di informazione cinematografica, anche noi di Frames Cinema non potevamo sottrarci al compito –ingrato va detto- di stilare la nostra classifica dei 10 migliori film dell’anno.

Facciamo una premessa: per essere ammessi alla classifica finale, un film doveva essere stato visto da almeno tre redattori. Sono abbastanza, dunque, i film che in pochi di noi hanno visto ma che volevamo consigliarvi comunque. Tra questi c’è La vetta degli Dei, film d’animazione disponibile su Netflix adattato da un graphic novel di Jiro Taniguchi e diretto da Patrick Imbert; poi ancora Dead Pigs, film cinese del 2018 diretto da Cathy Yan e uscito solo quest’anno in Italia grazie a Mubi; ma anche film più mainstream come Lasciali Parlare e No Sudden Move, diretti entrambi da Steven Soderbergh e disponibili su Sky/NOW. Potete trovare la lista completa di queste perle da riscoprire sul nostro profilo Instagram cliccando qui.

Altrettanta importanza abbiamo voluto dare non tanto ai film che abbiamo ritenuto brutti (e ce ne sono stati, come Venom 2, La scuola cattolica, Caro Evan Hansen e l’immancabile Fast & Furious 9), ma piuttosto a quelli che ci hanno più deluso. Anche questo elenco lo potete trovare sul nostro profilo Instagram e, vi avvertiamo, alcuni titoli potrebbero convincervi a non seguirci più (il film delusione di chi scrive è il tanto acclamato È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino).

Iniziando a parlare delle classifiche, non poteva mancare quella fatta da voi (o meglio, quella fatta da chi ci segue su Instagram!) che vi proponiamo di seguito:

10. Don’t Look Up, Adam McKay;
9. Nomadland, Chloé Zhao;
8. Titane, Julia Ducournau;
7. Ultima notte a Soho, Edgar Wright;
6. Annette, Leos Carax;
5. Freaks Out, Gabriele Mainetti;
4. The Father, Florian Zeller;
3. Un altro giro, Thomas Vinterberg;
2. The Last Duel, Ridley Scott;
1. È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino.

E, dulcis in fundo, la classifica stilata dalla nostra redazione. Ma, prima, ci sentiamo in dovere di spiegare ai nostri lettori i criteri usati per questa top 10. Ogni redattore ha avuto il compito di assegnare ad ogni film che fosse uscito nel 2021 un voto da 0 a 100. Dopodiché, ad ogni film veniva anche assegnato un punteggio bonus derivante dalle top 10 dei singoli redattori e redattrici (10 punti al primo, 1 punto al decimo…). Questo bonus andava a sommarsi con la media voto del film e da lì abbiamo ricavato un punteggio finale, quello utilizzato per stilare la classifica, che potete leggere tra parentesi:

10. Il collezionista di carte, Paul Schrader (104,18 punti);
9. West Side Story, Steven Spielberg (105,86 punti);
8. Freaks Out, Gabriele Mainetti (109,71 punti);
7. The Father, Florian Zeller (118,43 punti);
6. Drive My Car, Ryûsuke Hamaguchi (123,6 punti);
5. Dune, Denis Villeneuve (124,25 punti);
4. Un altro giro, Thomas Vinterberg (126,27 punti);
3. Annette, Leos Carax (126,44 punti);
2. È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino (145,21 punti);
1. The Last Duel, Ridley Scott (148,58 punti).

E invece, secondo voi, qual è stato il miglior film dell’anno? Vi trovate d’accordo con le scelte prese dalla nostra redazione? Noi intanto vi diamo appuntamento al prossimo anno con la seconda edizione dei Frames Cinema Awards, sperando che questo sia l’anno della definitiva rinascita del cinema e della sala cinematografica.

Questo articolo è stato scritto da:

Rosario Azzaro, Direttore editoriale