Un’esclusiva di The Hollywood Reporter annuncia a ciel sereno che Quentin Tarantino avrebbe finito di scrivere la sceneggiatura del suo decimo e ultimo film, e che pianifichi di effettuarne le riprese durante il prossimo autunno. Il titolo dello script è The Movie Critic e le fonti dicono che dovrebbe trattarsi di una storia con una protagonista donna ambientata nella Los Angeles di fine anni ’70.

Si ipotizza che The Movie Critic possa narrare la vita di Pauline Kael, deceduta nel 2001, una delle più influenti critiche cinematografiche di tutti i tempi, ma anche saggista e romanziera, nota per le sue feroci battaglie con editori e film-maker. A fine anni ’70 Kael ebbe un impiego come consulente per Paramount, posizione che accettò per volere di Warren Beatty: oltre a coincidere la sua vicenda con il setting presunto del film, è risaputo che Quentin Tarantino nutra una profonda stima dell’autrice.

Secondo le fonti, il progetto non sarebbe ancora abbinato a nessuno studio di produzione, ma l’acquisizione è attesa per questa settimana. Uno dei frontrunner potrebbe essere Sony, che ha già finanziato l’ultimo film di Tarantino C’era una volta a Hollywood, pellicola del 2019 con 2 Oscar su 10 nomination ed un boxoffice globale di 377 milioni di dollari. 

Carriera e progetti di un maestro

Quentin Tarantino è uno degli autori più celebrati di Hollywood, ossessionato dalla storia del cinema e dai generi fuori moda che ha resuscitato, come gli Spaghetti Western, la blaxploitation e le arti marziali. Col suo piglio moderno ed elevato, citazionista e innovativo, Tarantino ha collezionato numerosi riconoscimenti, fra i quali due premi Oscar per la miglior sceneggiatura (per Pulp Fiction e Django Unchained), tre nomination alla miglior regia e una al miglior film.

Da sempre il regista cresciuto in cineteca attrae a sé il meglio dell’industria, lavorando frequentemente con alcuni degli attori più apprezzati degli ultimi decenni, fra cui Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Christoph Waltz (che ha ottenuto due Oscar diretto da Tarantino), Uma Thurman e Samuel L. Jackson. The Hollywood Reporter suppone che, se questo è davvero il suo ultimo film, il maestro non avrà niente da perdere per provare a mettere insieme un cast superlativo.

Più volte Quentin Tarantino ha esplicitato di voler realizzare un numero limitato di pellicole, dichiarandosi intenzionato a firmare dieci opere prima di ritirarsi intorno ai suoi 60 anni. Sinora ne ha girati nove (contando come unico prodotto le due parti di Kill Bill) e a fine marzo compirà 60 primavere, perciò The Movie Critic sarebbe la sua uscita di scena, assecondando la filosofia più volte ribadita dal regista di non voler continuare a lavorare in tarda età, quando l’estro potrebbe affievolirsi e la qualità discendere.

Anche ritirandosi dal cinema, Tarantino ha espresso interesse verso altre forme di espressione artistica cui potrebbe approcciarsi, in particolare serie televisive e drammi teatrali. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, adattamento di C’era una volta a Hollywood, e nel 2022 è uscita la sua autobiografia, intitolata Cinema Speculation: entrambi i libri sono editi in Italia da La nave di Teseo.

Ci sarà una volta in Italia

Il prossimo mese Quentin Tarantino sarà in Italia: la sera di giovedì 6 aprile presenterà Cinema Speculation al Teatro Grande di Brescia, un evento chiuso sold out in pochi minuti. Il giorno successivo, venerdì 7 aprile, il regista sarà intervistato da Antonio Monda presso la Libreria Mondadori Duomo di Milano, in occasione della 24esima edizione della Milanesiana, speciale evento ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi (direttrice della casa editrice interessata).

Questo articolo è stato scritto da:

Edoardo Borghesio e Enrico Borghesio, Redattori news