La storia di giovani donne dimenticate e delle loro vite distrutte sul nascere, in un momento della storia irlandese rimasto nascosto per molto, troppo tempo.

Nel 2009 il regista irlandese Steven O’Riordan decide di girare un documentario, l’unico che verrà mai prodotto in Irlanda sull’argomento, perché tutta la nazione possa conoscere le vicende che lui aveva da poco appreso, l’inferno delle giovani donne nelle “Magdalene Laundries” (letteralmente “lavanderie della Maddalena”). Steven raccoglie informazioni, passa in rassegna centinaia di documenti, contatta le donne che per prime avevano raccolto il coraggio di portare davanti agli occhi del governo irlandese tutto ciò che avevano passato. Il risultato sono 52 minuti di un documentario semplice, fatto con pochissimi soldi, ma incredibilmente doloroso e reale. Un documentario dimenticato per delle donne dimenticate, The Forgotten Maggies.

Piangere come una Maddalena

La storia delle Magdalene Laundries risale al diciottesimo secolo e continua fino alla seconda metà del 1900, non così lontano da noi come potrebbe sembrare. Istituzioni sotto la guida di ordini religiosi cattolici con lo scopo di accogliere ed educare donne “perdute” (questo il termine che appare più spesso nelle documentazioni), il cui comportamento era colpevole di aver “disonorato la famiglia o i genitori”. Sappiamo un po’ tutti cosa vuol dire questo enorme giro di parole.

Le Magdalene Laundries promettevano a genitori e parenti di fornire un’educazione cattolica alle ragazze, strappando quanto di diabolico poteva celarsi nei loro corpi, per poi lasciare che tornassero all’interno della società. La verità è che la chiesa cattolica non incontrò alcun ostacolo nel convincere il popolo irlandese che qualsiasi bambina nata fuori dall’unione matrimoniale, qualsiasi ragazza rimasta incinta fuori dal matrimonio o “sospettata” di comportarsi in modi indecorosi, fossero motivo di assoluto scandalo per le famiglie o per intere città. Niente sembrava essere più importante dell’opinione dei vicini di casa.

Si stima che almeno 30 mila ragazze e bambine siano state mandate dalle suore dell’ordine Nostra Signora della Carità, convinte di essere motivo di vergogna per le proprie famiglie e costrette a subire violenze fisiche e psicologiche in uno dei periodi più bui della storia irlandese. Le ragazze erano costrette a lavorare nelle lavanderie ogni giorno, per mesi e mesi, senza ricevere uno stipendio e in condizioni disumane. Costantemente di guardia, le suore non avevano scrupolo nell’infliggere punizioni di qualunque tipo alle giovani donne, molte delle quali, purtroppo, non usciranno mai vive dalle strutture.

Il racconto delle donne

La decisione di Steven O’Riordan di girare The Forgotten Maggies nacque da un forte desiderio di far conoscere questa terribile storia all’Irlanda intera e a tutto il mondo. Le vittime avevano iniziato da tempo a far sentire la loro voce, ma non sembrava essere abbastanza; poi, nel 1993, durante alcune ispezioni in una delle lavanderie, vennero rinvenuti i resti e le tombe di oltre 150 donne, la maggior parte delle quali senza nome né datazione. La terribile scoperta innescò nuovo interesse mediatico nell’argomento e The Forgotten Maggies, trasmesso in tv nel 2011, raccolse centinaia di migliaia di spettatori.

Nel suo documentario, Steven intervista quattro donne di diverse età, tutte sopravvissute all’inferno delle Magdalene Laundries. Le loro parole sono semplici ma forti, appesantite dal dolore e dall’angoscia che non ha mai abbandonato la vita di queste donne. Costrette a lavorare nelle lavanderie sotto la severa sorveglianza delle suore, dietro la minaccia di punizioni corporali, e consapevoli di non essere degne neanche di ricevere una misera paga per tutta la loro fatica. Tutto questo perché colpevoli di aver scoperto la loro sessualità “troppo presto”, non importa per loro volontà o per violenza da parte di altri.

Il documentario di Steven non è bello, non nel significato che possiamo dargli come opera cinematografica di documentazione. Non c’è un vero comparto tecnico dietro il suo lavoro, o una fotografia o delle musiche spettacolari, ma tutto questo non importa. Ciò che conta sono le storie che vengono narrate sullo schermo, le storie di Mary King, Kathleen Legg, Mary Teresa Collins, Maureen O’Sullivan, e tantissime altre donne e bambine che hanno vissuto un inferno sulla terra. 

Le sopravvissute alle Magdalene Laudries hanno trovato nuova voce e nuovo supporto atrraverso il documentario di O’Riordan, ma per il primo messaggio di scuse ufficiale da parte del governo irlandese si dovette aspettare il 2013. Nel 2022 il Ministero della Giustizia ha devoluto 32 milioni di euro alle vittime, gli ordini religiosi coinvolti rifiutarono, tuttavia, qualsiasi richiesta di contribuire al risarcimento. The Forgotten Maggies si può guardare integralmente e gratuitamente su YouTube, sul canale ufficiale del regista. Non lasciamo che le storie di queste donne già a lungo dimenticate spariscano per sempre.

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Renata Capanna,
Redattrice.