Durante la sua permanenza a Berlino per ricevere l’Orso d’oro alla carriera, Steven Spielberg ha fatto menzione di uno dei suoi progetti per il futuro: dare vita all’epico Napoleon, film ideato da Stanley Kubrick ma mai realizzato. Già nei primi anni ’70, dopo il successo di 2001: Odissea nello spazio, il visionario regista iniziò a occuparsi di questo ambizioso progetto, ammettendo che, qualora fosse riuscito nell’intento, sarebbe stato “il miglior film mai fatto”.
Nonostante la minuziosa pianificazione e un’ipotesi di casting già formulata con Jack Nicholson nel ruolo dell’imperatore dei francesi, Kubrick non riuscì ad avviare la produzione del colossal. Napoleon automaticamente si trasformò in una leggenda per gli appassionati di cinema, tanto che la prestigiosa casa editrice tedesca Taschen nel 2009 ha pubblicato un ricercato volume che illustra tutte le operazioni preliminari di Kubrick con un ricco corredo di immagini e note.
Oggi Napoleon si avvicina a vedere la luce, grazie all’interesse di un altro dei più grandi registi di tutti i tempi, che ha confermato di essere ancora al lavoro sulla realizzazione di una serie tratta dall’idea originale del regista di Arancia meccanica. Spielberg ha dichiarato “Con la collaborazione di Christiane Kubrick e Jan Harlan, stiamo montando una grande produzione per HBO basata sulla sceneggiatura originale di Stanley. Stiamo lavorando a Napoleon per renderla una serie limitata in sette parti.”
D’altro canto, Spielberg è coinvolto nello sviluppo del progetto almeno dal 2013. Cary Joji Fukunaga, regista dell’acclamata prima stagione di True Detective e successivamente dello 007 No Time To Die, era stato scelto come regista nel 2016, mentre il drammaturgo e sceneggiatore David Auburn (Premio Pulitzer e Tony Award per l’opera teatrale Proof, trasposta nel 2005 nel film omonimo con Anthony Hopkins e Gwyneth Paltrow) si sarebbe occupato dello script.
È già accaduto a Steven Spielberg di raccogliere l’eredità di un progetto originariamente elaborato da Kubrick: il suo sci-fi del 2001 A.I. – Intelligenza Artificiale era stato concepito dall’autore di Shining, che voleva portarlo sul grande schermo già negli anni ’90. La tecnologia digitale di allora però non ne permise lo sviluppo, che Kubrick rinviò sino a lasciarlo incompiuto alla sua morte nel 1999.
Non è chiaro in quale misura e con quali scadenze sia coinvolto nel progetto di Napoleon in questo momento Spielberg, il quale è attualmente pluri-candidato agli Oscar con il suo autobiografico The Fabelmans. A Berlino ha dichiarato di non sapere con certezza quale sarà il suo prossimo film nell’immediato, avendo profuso tutte le sue forze nei recenti West Side Story e The Fabelmans (rispettivamente miglior film commedia o musicale e miglior film drammatico ai Golden Globe 2022 e 2023).
Nel 2023, però, Il 76enne regista di Cincinnati è coinvolto nella produzione di Indiana Jones e la Ruota del Destino di James Mangold, quinto film della celeberrima saga con Harrison Ford e primo nel quale Spielberg non partecipa da regista, che uscirà a giugno, e ad un nuovo adattamento in forma di musical di Il colore viola, atteso per fine anno con la regia di Blitz Bazawule. Negli ultimi anni le dichiarazioni di Spielberg hanno rivelato interesse per un reboot con protagonista Bradley Cooper del cult del 1968 Bullitt con Steve McQueen, e per una biopic di George Gershwin.
Invece, per quanto riguarda il protagonista della futura opera televisiva, Napoleone Bonaparte sarà al cinema nel 2023 grazie alla biopic Napoleon, diretta da Ridley Scott per Apple TV+. L’uscita di questo adattamento cinematografico sulla vita del condottiero francese, che avrà il volto di Joaquin Phoenix, non è ancora ufficializzata, ma dovrebbe essere prevista per maggio, in coincidenza con il periodo di Cannes 2023.
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