Atteso nelle sale italiane nel 2022, Spencer è il nuovo film del regista cileno Pablo Larraín. Già regista nel 2016 di un altro dramma biografico (Jackie, incentrato sulla first lady Jacqueline Kennedy), questa volta Larraín sceglie di raccontare la figura di Diana Spencer, ripercorrendo in particolare alcune giornate del dicembre 1991, durante le quali Diana matura la decisione di voler divorziare dal Principe Carlo.

VESTIRE UN’ICONA

Presentato in anteprima il 3 settembre tra i film in concorso alla 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Spencer vede Kristen Stewart nelle vesti di Lady D., vesti che già dalle primissime sequenze del trailer risaltano come parte importante ed essenziale della costruzione del personaggio, cinematografico e reale (o regale). Sullo schermo Diana, che proprio quest’anno avrebbe festeggiato 60 anni, è vestita dall’abile mano di Jacqueline Durran, costumista britannica non certo alle prime armi.

Ricreare il personaggio, nonché l’icona (forse suo malgrado) di un periodo, ha richiesto lunghe ricerche, ma l’obiettivo della designer non è stato quello di creare una copia fedele del guardaroba della principessa, bensì quello di ricostruirne uno che prende sì le mosse dagli abiti originali, ma li rielabora, cucendoli addosso all’interprete (che già la critica non ha mancato di elogiare) e sicuramente anche alla sceneggiatura. Abiti che sono simbolo della rigida etichetta di corte, così come di quei pochi attimi di respiro in cui la Principessa di Galles torna ad essere solamente Diana Spencer, e torna a vestirsi con la semplicità che la contraddistingue. Dall’eleganza regale (che sullo schermo arriva in gran parte dagli archivi Chanel) allo sportswear, la costumista britannica ricrea un’icona di stile senza tempo, ispirandosi e mixando lo stile di Lady D. durante gli anni e portando sullo schermo una figura quanto più familiare e autentica.

UNA CARRIERA RICCA

Come già detto, Jacqueline Durran è una costumista già ampiamente affermata: la sua carriera, infatti, è ricca di successi e riconoscimenti, e fin dai primi anni duemila, ma in particolare ancor più negli ultimi anni, ha collaborato con importanti registi e firmato il costume design di numerose pellicole.

Nel 2006 sfiora il suo primo premio Oscar (quell’anno andato a Colleen Atwood per Memorie di una geisha) per i costumi di Orgoglio e Pregiudizio (Joe Wright), mentre la sua prima statuetta arriva sei anni più tardi, nel 2012, quando torna a vestire Keira Knightley per Anna Karenina, collaborano – di nuovo – con Joe Wright. 

Keira Knightley in Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina. Costumi di Jacqueline Durran

Negli ultimissimi anni il suo nome compare non di rado nei credits di alcuni dei film più acclamati dalla critica, e Jacqueline da prova di grande versatilità. Nel 2017 entra nell’universo Disney lavorando agli abiti del live action La Bella e la Bestia (Bill Condon) e, nello stesso anno, esplora la Londra degli anni Quaranta ricreando con grande minuzia gli abiti del meraviglioso Churchill di Gary Oldman in L’Ora più buia (ancora, Joe Wright). Questi film la porteranno a ricevere nel 2018 ben due candidature all’Oscar per i migliori costumi, quell’anno vinto però da Mark Bridges per Il filo nascosto.

Anche nel 2019 sono suoi i costumi di due dei film più osannati dalla critica. Jacqueline torna infatti in periodo di guerra collaborando con Sam Mendes per 1917, intenso dramma sul primo conflitto mondiale realizzato come un unico piano-sequenza, cosa – anche a detta della costumista – piuttosto sfidante per l’enorme precisione di dettagli e per la continuità che si deve assicurare alle figure in scena. Nello stesso periodo è sempre lei a vestire le quattro sorelle March nella versione di Greta Gerwig di Piccole Donne. Proprio quest’ultimo lavoro la porta, nel 2020, alla sua settima nomination e al suo secondo Oscar.

Jacqueline Durran sul set di Piccole Donne

Ora, dopo aver assolto ai suoi “incarichi reali” con Spencer, Jacqueline Durran si è rivolta verso un nuovo universo cinematografico: sarà lei, infatti, a occuparsi dei costumi del prossimo Mr. Wayne, interpretato da Robert Pattinson in The Batman (Matt Reeves), anch’esso atteso, si spera, per il 2022.

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Anna Negri, Redattrice