
Mattia Bianconi,
Redattore.
Classe 2001, ferrarese fino al midollo. Sono appassionato di cinema fin da bambino, se non guardo almeno un film horror a settimana non mi sento in pace con me stesso. Come aspirante regista, non posso non trarre ispirazione dalle parole di Rob Zombie: “Siamo noi a crearci le nostre regole. Puoi anche essere un idiota, ma ce la farai comunque”. Mi occupo principalmente di scrivere recensioni e approfondimenti a tema horror.
GLI ARTICOLI DI MATTIA
Recensione Trap di M. Night Shyamalan – Tra gatto e topo
Perché un regista decide di girare un film? C’è il lato monetario, per cui l’obiettivo finale è arrivare al termine
Recensione The Boys 4 – Realer than real
Seguendo l’ormai collaudata formula dei tre episodi iniziali e della successiva uscita settimanale, è indubbio che l’ultimo mese sia stato
Recensione The Watchers – L’orrore fallimentare dell’overexplaining
Volendo fare una cernita dei film horror tratti da romanzi appartenenti al genere si otterrebbe una lista praticamente infinita: già
Recensione Abigail – Quanto basta il divertimento?
Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, anche noti come i Radio Silence, probabilmente li avete conosciuti con il requel Scream uscito
Recensione Il regno del pianeta delle scimmie – Un giorno magnifico
Cinque film, due serie tv, un remake ed una trilogia reboot: ad oggi il franchise de Il pianeta delle scimmie
Recensione Fallout – L’alba di un nuovo giorno
Fino ad una decina di anni fa, l’annuncio di un adattamento cinematografico di un videogioco era accompagnato dal terrore più
Recensione Omen – L’origine del presagio – (Ri)Portare alla luce
Se ad oggi il cinema horror a sfondo demoniaco è pieno di citazioni bibliche, tentativi di portare in vita l’anticristo,
Recensione Imaginary – Paracosmo del già visto, o quasi
All’interno del panorama horror, Blumhouse Productions è uno di quei nomi che gli appassionati hanno imparato a conoscere molto bene.
Recensione Night Swim – Horror usa e getta
Il cinema ci ha insegnato presto ad avere paura dell’acqua o, per meglio dire, a temere ciò che si può