Un hotel per le anime dannate

Quattro anni fa veniva rilasciato su YouTube l’episodio pilota di una serie animata per adulti, Hazbin Hotel. La sua creatrice, Vivienne Medrano, aveva lavorato al progetto per svariati anni assieme a diversi animatori liberi professionisti, supportata dai suoi follower attraverso donazioni mensili sul sito Patreon. Il successo del pilot (ad oggi conta 93 milioni di visualizzazioni) ha portato all’acquisizione del progetto da parte della rinomata casa di produzione A24, oltre alla creazione di una serie spin-off, Helluva Boss, attualmente distribuita in forma indipendente sempre su YouTube.

A quattro anni di distanza, la presenza dell’universo creato da Medrano  è ancora molto viva sul web, con diversi fan che esprimono la propria passione attraverso fanart, fanfiction, doppiaggi e cosplay. Ma esistono anche diversi detrattori, principalmente a causa della qualità altalenante della scrittura e per lo humour estremamente volgare.. Con tempi d’attesa così lunghi alle spalle e una sempre più rumorosa falange di critici, riuscirà Hazbin Hotel a mettere tutti (o quasi) d’accordo?

Alcuni dei protagonisti della serie

La serie segue le vicende di Charlie Morningstar, principessa dell’Inferno insolitamente ottimista ed empatica (sin dalla sua concezione è stata pensata come una “principessa Disney all’Inferno”). Charlie deve fronteggiare un problema del suo regno: il sovraffollamento di anime porta ad una strage annuale, messa in atto dagli angeli del Paradiso, guidati nientemeno che da Adamo, il primo uomo. Charlie decide di offrire un’alternativa: un hotel (l’Hazbin Hotel del titolo) in cui le anime possano redimersi per poter poi andare in Paradiso. È affiancata nella sua impresa da un colorito cast di personaggi: tra gli altri, la sua fidanzata Vaggie, la famosa pornostar Angel Dust, primo riluttante cliente dell’Hotel, lo staff composto dal bartender Husk e l’iperattiva governante Nifty, oltre al misterioso “demone della radio” Alastor, mecenate del progetto che agisce per secondi fini misteriosi. 

Una sinfonia infernale

Il punto forte della serie è certamente l’animazione tradizionale implementata per portare in vita un Inferno estremamente vivido nei colori, negli ambienti e nei personaggi che lo abitano. L’animazione è utilizzata come mezzo versatile e portato al massimo delle sue potenzialità per  dare ai design ed i movimenti dei singoli personaggi unicità, creare scene dal ritmo serrato e concitato, reminiscenti cartoni classici come quelli dei Looney Toones, o per rappresentare gli eccessi del mondo infernale e dei suoi abitanti. L’utilizzo dello studio d’animazione SprindleHorse Toons fondato da Medrano, già occupatosi delle animazioni di Helluva Boss, aiuta a trasportare lo spirito indipendente che lo show aveva nelle fasi della concezione nel passaggio su piattaforma.

Charlie e Vaggie

Proprio la costruzione dell’ecosistema infernale, con i suoi diversi livelli di potere e le sue politiche interne che si vanno ad intrecciare ed opporre a quelle del Paradiso, rappresenta uno degli elementi più interessanti della serie. Concetti come la corruzione interna del Paradiso, le tre V, ovvero i Signori Supremi Vox, Valentino e Velvette che comandano l’Inferno attraverso il potere dei media, la gestione sorprendentemente moderata di Cannibal Town, o ancora il potere esercitato dalla venditrice d’armi Carmilla Carmine non solo sono alquanto interessanti e degni di esplorazione, ma permettono anche di introdurre ad uno degli elementi più interessanti della serie: il suo cast di personaggi, caratterizzati con personalità estremamente diverse e definite. 

Spesso, tuttavia, a questo cast così ben caratterizzato manca il supporto della scrittura e di un’evoluzione naturale: lo show, forse anche a causa della breve durata (otto episodi da 23 minuti l’uno), tende a procedere un po’ troppo velocemente sia nell’introduzione dei propri concetti sia nell’evoluzione dei personaggi e dei rapporti interpersonali. In una serie che Medrano aveva assicurato essere maggiormente concentrata attorno a personaggi femminili, in opposizione alla più “maschile” Helluva Boss, paradossalmente l’episodio più riuscito in termini di sviluppo dei personaggi e dei loro rapporti è il quarto, dedicato all’evoluzione di Angel e del suo legame con Husk.

Husk ed Angel

La colonna sonora della serie, che come Helluva Boss è un musical e con questa condivide anche alcuni degli autori delle musiche, è un altro punto forte per chi ama il genere, con canzoni estremamente orecchiabili e un cast vocale più che capace di sostenerle. Il doppiaggio originale, in questo caso, è imprescindibile per chi segue gli ambienti del musical statunitense, con nomi estremamente noti di Broadway che hanno dato voce ai personaggi. Tuttavia, va anche segnalata la qualità del doppiaggio e dell’adattamento italiano, che negli ultimi giorni lo stesso team marketing di Amazon Prime Italia ha cominciato a promuovere con contenuti dedicati. In un momento in cui tante sono le critiche mosse proprio alla qualità del doppiaggio nostrano, per molti anni considerato un’eccellenza, risulta certo una boccata d’aria fresca vedere una piattaforma che evidentemente capta l’interesse del pubblico attorno ad esso e ne esalta la qualità.

Chi già aveva storto il naso per la volgarità del pilota e di Helluva Boss non troverà in Hazbin Hotel meno scurrilità. Chi invece aveva apprezzato lo stile estremamente sboccato della serie e la libertà con cui portava in scena argomenti tabù e un cast di personaggi variegato anche in termini di orientamento ed espressione sessuale resterà probabilmente soddisfatto nel vedere che questi elementi non sono andati persi nel salto da YouTube ad Amazon.

Alastor

Conclusioni

L’importanza del successo del progetto Hazbin Hotel prima e dopo la distribuzione su Amazon Prime non può essere sottovalutata. In primis è l’ennesima dimostrazione del fatto che c’è ancora spazio ed interesse da parte del pubblico per il mezzo dell’animazione in un momento storico in cui alcune major lo stanno svalutando; in secondo luogo, la storia di Medrano, che ha compiuto il balzo da un progetto indie a mezzi più “ufficiali”, fa ben sperare per il successo di altri progetti creativi nati dal web (due nomi non possono non essere citati, restando in ambito serie animate: Lackadaisy e The Amazing Digital Circus).

Il prodotto finale non incontrerà il favore di chi era critico già prima dell’uscita, dal momento che Hazbin Hotel ha ancora tutti i tratti che non erano piaciuti in primo luogo. Come non segnalare, inoltre, che la serie tenda ad introdurre concetti in rapida successione piuttosto che lasciar crescere in maniera organica i propri personaggi, chiudendo con un finale estremamente soddisfacente ma che fa presagire che la vera “carne” verrà servita durante la seconda stagione, già ordinata da Amazon?

Charlie e Lucifero

Tuttavia, per chi aveva già amato Helluva Boss, il suo mondo ed il suo humour, chi fosse alla ricerca di un prodotto d’animazione dotato di una forte impronta personale con un cast di personaggi e un mondo estremamente riconoscibili, o chi sentisse la mancanza dei classici grandi musical Disney, Hazbin Hotel potrebbe essere un ottimo prodotto da scoprire (o riscoprire).

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Silvia Strambi,
Redattrice.