Raffaele Tamarindo è il nome che si nasconde dietro al progetto RT poop, canale youtube dedicato alla creazione di poop: ovvero dei montaggi, solitamente di qualche minuto, creati utilizzando filmati esistenti, rivisitandoli e dando loro un significato molto diverso rispetto all’originale. Loop di immagini, spezzoni di dialoghi rimontati per creare dal nulla frasi di senso compiuto (o forse no) con il risultato di ottenere un filmato del tutto nuovo, spesso con l’obiettivo di provocare una risata nello spettatore.
Raffaele Tamarindo
Il canale RT poop viene aperto nel lontano 2017 con un video dedicato ad Alberto Angela, ed in breve riscuote un notevole successo, portando il creatore ad ampliare in fretta il proprio catalogo di personaggi inserendo Piero Angela, Don Matteo, Enrico Mentana, John Snow, Pablo Escobar ecc. E’ proprio su queste basi e ispirandosi al modello Marvel di Universo Condiviso portato agli estremi, nell’ottobre 2017 viene pubblicato il primo video della fortunata serie Poop Squad, un mega crossover in stile Avengers in cui i vari protagonisti del canale vengono uniti, creando un vero e proprio team con accostamenti al limite dell’assurdo, come Nonno Libero combattente al fianco di John Snow. Se questa semplice combinazione risulta di base geniale, il progetto diventa sempre più ambizioso con l’uscita di Poop Squad 2 – Age of Trump, in cui oltre ad aggiungere nuovi personaggi, Raffaele Tamarindo fa le prove generali per ciò che avverrà in seguito: se i video precedenti erano basati su brevi siparietti tra diversi personaggi o erano costruiti come dei trailer, con Poop Squad 2 viene messo in scena un vero e proprio dialogo tra i membri del team, ottenuto attraverso il montaggio audio e video estrapolato dai film e serie tv da cui i protagonisti provengono.
Ma è nel maggio del 2019 che avviene la svolta definitiva con Poop Squad 3 -Television War, frutto di un lavoro di 4 mesi: un vero e proprio film, con tanto di inizio, sviluppo e fine, della durata di 45 minuti. Quest’opera, oltre a essere probabilmente il crossover più ambizioso di sempre, si avvale anche della collaborazione di diversi doppiatori dei vari personaggi, in particolare Maurizio Merluzzo nel ruolo di Carlo Conti “Elettrico”, Daniele Giuliani nel ruolo di John Snow, Claudia Catani nel ruolo di Cersei “Celeste” Lannister, Salvatore Esposito nel ruolo di Genny Savastano ed Enrico Mentana nel ruolo di se stesso, che permettono a RT poop di costruire veri e propri dialoghi, mentre i personaggi sono completamente scontornati dai loro video e immersi in nuovi ambienti. Con Television War si perde anche l’idea di basare tutto su una comicità pura, con sequenze epiche (tra cui una che ricorda la famosa scena di Avengers: Endgame in cui Captain America solleva il martello di Thor, scena assolutamente non copiata, ma sviluppata per puro caso parallelamente al blockbuster Marvel), drammatiche e numerose risate amare, che ricordano per ispirazione la commedia all’italiana. In questo film viene anche introdotto un tema molto caro al regista, che verrà portato avanti ulteriormente nel successivo progetto Storyland, su cui viene costruito l’intero intreccio: la lotta per il dominio dell’industria dell’intrattenimento tra la Poop Squad e i pilastri della trash television (di cui si fanno portatori, tra gli altri, Carlo Conti, Barbara D’Urso e Roberto Giacobbo). Tra colpi di scena, momenti toccanti e sequenze al cardiopalma il risultato è un piccolo gioiello. Tuttavia l’opera migliore di Raffaele Tamarindo deve ancora arrivare.
Il 24 gennaio 2021 debutta il primo episodio di Storyland, una serie che si collega direttamente a Television War, ma che racconta allo stesso tempo una nuova storia. Il mondo creato da RT poop non ha più confini ormai, per cui diventa naturale vedere interagire Fantozzi con Darth Vader o diverse versioni dello stesso personaggio che sono diventate iconiche nella cultura pop, anticipando in questo senso progetti come Spider Man – No Way Home. Se le prime due puntate sono pregevoli da un punto di vista tecnico, è con il terzo e il quarto episodio che il livello si alza mostruosamente. La terza puntata ci regala grandi risate e momenti di sincera commozione, con una sceneggiatura di grande intelligenza, tra partite a bridge che diventano il simbolo di un’amicizia e la creazione di legami tra personaggi di cui non sapevamo di avere bisogno, come tra Thanos e la signora Fletcher o tra Nonno Libero e Capitan Barbossa, grazie anche al coinvolgimento di Pietro Ubaldi, doppiatore di Geoffrey Rush. E’ tuttavia con il quarto capitolo che Storyland mostra tutta la sua potenza, sfruttando appieno il concetto su cui si basa la poop: riprendere immagini di altre opere e donare loro un nuovo significato, una tecnica che può letteralmente trascendere la morte, una creatività che può far rivivere sogni e ricordi, che raggiunge il culmine nel commovente finale in cui difficilmente si possono trattenere le lacrime. L’abilità di RT poop come sceneggiatore si ritrova anche nella prima scena di dialogo tra due personaggi in cui il regista ha potuto dirigere i doppiatori di entrambi: Maurizio Merluzzo come Ragnar di Vikings e Benedetta Degli Innocenti come Rey di Star Wars. L’interpretazione di quest’ultima, unita alla nuova caratterizzazione del personaggio, dona al pubblico una Rey più apprezzabile di quella presente nell’intera ultima trilogia di Star Wars. Una creatività straripante che produce un’opera che per il sottoscritto non si può che definire Cinema con la C maiuscola, un progetto che lotta contro l’oscurità del conformismo a cui cinema e serie tv stanno andando incontro negli ultimi anni. Potete supportare il progetto di Raffaele su Patreon.
Questo articolo è stato scritto da:
Scrivi un commento