Everything Everywhere All at Once trionfa e segna il record. Miglior attore Brendan Fraser e quattro premi per Niente di nuovo sul fronte occidentale. 

Cerimonia tutto sommato priva di sorprese la 95esima edizione degli Oscar, tenutasi presso il Dolby Theatre di Los Angeles durante la notte tra domenica 12 e lunedì 13 marzo. Alla sua terza conduzione degli Oscar (la prima ricordata per il celebre scambio di buste tra La La Land e Moonlight), Jimmy Kimmel confeziona una serata molto piatta dal punto di vista di intrattenimento e di colpi di scena nelle premiazioni.

Il trionfo di Everything Everywhere All at Once

Come largamente anticipato dai precedenti premi della stagione, il frontrunner Everything Everywhere All at Once ha confermato il suo enorme successo: già prima degli Oscar il titolo aveva superato la quantità di riconoscimenti ottenuta da Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re divenendo il film più premiato di sempre. 

La pellicola scritta e diretta da Daniel Kwan e Daniel Scheinert ha conquistato ben 7 premi, di cui 6 nell principali categorie di premiazione: è un record che batte Accadde una notte (1934), Qualcuno volò sul nido del cuculo (1976) e Il silenzio degli innocenti (1992). Mentre questi tre titoli avevano vinto i “Big Five”, ossia 5 premi principali (film, regia, sceneggiatura e due interpreti), Everything Everywhere All at Once  ha ottenuto riconoscimenti per ben tre dei suoi interpreti: Michelle Yeoh, Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis.

I quattro attori premiati 

Tutti e quattro gli attori premiati sono star degli anni ’80 e ’90 che ricevono finalmente un riconoscimento dopo anni nell’industria grazie alla fiducia concessa loro dalla A24. La casa di produzione (così chiamata perché ideata durante un viaggio sull’omonima autostrada italiana) ne è stata ampiamente ripagata, raccogliendo tutti quanti i premi di recitazione: è un emozionato Brendan Fraser a completare il quartetto degli attori per la sua performance in The Whale

Memorabile il discorso della miglior attrice non protagonista Jamie Lee Curtis, che dedica il premio alle centinaia di attori come lei che per anni si sono dedicati ai film di genere. Pure la miglior attrice protagonista Michelle Yeoh pronuncia un toccante discorso dedicato alle “mamme, che sono le vere supereroine”, ed entra nella storia per essere la seconda attrice non “bianca” a vincere in questa categoria dopo la vittoria di Halle Berry vent’anni fa, che è sul palco a consegnarle il premio. 

I premi tecnici e gli esclusi della serata

Il dramma bellico europeo Niente di nuovo sul fronte occidentale segue Everything Everywhere All at Once con 4 premi tecnici lasciando film come Elvis e Babylon a bocca asciutta nelle uniche categorie nelle quali potevano competere. Zero vittorie anche Gli spiriti dell’isola e The Fabelmans, rispettivamente con 8 e 7 nomination, che erano invece stati premiati ai Golden Globe, e pure Tár di Todd Field sebbene Cate Blanchett fosse favorita come miglior attrice. 

Solo un premio “di consolazione” per Top Gun: Maverick (miglior sonoro) e Avatar: la via dell’acqua (migliori effetti speciali), i due maggiori incassi della stagione cinematografica, i cui demiurgi Tom Cruise e James Cameron erano assenti durante la serata. 

A mani vuote anche l’Italia, in gara grazie al cortometraggio Le pupille di Alice Rohrwacher (prodotto da Alfonso Cuarón) e ad Aldo Signoretti nel team di make-up ed hair style di Elvis, ma può dirsi orgogliosa della vittoria di Pinocchio di Guillermo Del Toro come miglior film di animazione, che porta avanti l’eredità del capolavoro di Carlo Collodi.

Le esibizioni musicali

Tra i momenti più memorabili della serata si segnalano le esibizioni di alcuni tra i musicisti candidati all’Oscar per la miglior canzone, come la colorata Naatu Naatu del film indiano RRR (che ha poi vinto il premio) e la toccante Lift Me Up da Black Panther: Wakanda Forever intonata da Rihanna in memoria di Chadwick Boseman. 

Si esibisce a sorpresa anche Lady Gaga, precedentemente segnalata come assente dalla serata, che ha cantato Hold My Hand da Top Gun: Maverick un una versione “striped down” rinunciando a trucco e abito firmato Versace a favore di jeans strappati e maglietta; la cantante e attrice si è mostrata molto dimagrita per via delle riprese di Joker 2 nelle quali è impegnata in questi giorni e ha introdotto il pezzo invitando a non nascondere le proprie fragilità. 

L’intrattenimento della serata

Gli unici momenti della conduzione di Jimmy Kimmel che a fatica strappano una risata sono la presenza sul palco dell’asinella di Gli spiriti dell’isola le sporadiche battute sulla squadra anticrisi per evitare situazioni come lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock dell’edizione precedente, oltre che Elizabeth Banks e il suo Cocainorso che hanno presentato l’Oscar agli effetti speciali. 

Kimmel ha ricordato anche alcuni particolari record legati ai candidati della serata: la presenza di numerosi attori irlandesi in gara in varie categorie e il traguardo delle 53 nomination per John Williams, quest’anno candidato per The Fabelmans.

Emozionante il momento in cui la platea ha intonato Happy Birthday per l’attore affetto da sindrome di Down James Martin, protagonista del cortometraggio premiato An Irish Goodbye. Come sempre toccante anche il momento dedicato ai membri dell’industria cinematografica scomparsi durante l’anno passato, introdotto di un commosso John Travolta e accompagnato dalla voce di Lenny Kravitz.

A consegnare la statuetta più ambita, quella al miglior film, è la leggenda vivente Harrison Ford, che si rende casualmente protagonista di una reunion di Indiana Jones e il tempio maledetto insieme a Ke Huy Quan che lo abbraccia felice; inoltre erano presenti in sala anche John Williams, Steven Spielberg e la moglie Kate Capshaw (Willie Scott nel secondo capitolo delle avventure dell’archeologo con la frusta). Altra reunion è quella di Quattro matrimoni e un funerale, con Hugh Grant e Andie MacDowell che hanno introdotto l’Oscar alla scenografia. 

Reazioni alla serata

Non sono mancate le tradizionali polemiche legate alla serata e indirizzate in particolare verso Everything Everywhere All at Once, i cui numerosi premi sono considerati un “risarcimento” culturale più che effettivi riconoscimenti al valore artistico del film, in realtà comunque lodato e riconosciuto da maestri come Steven Spielberg. In ogni caso, l’annata è stata un inno alla creatività, con le nomination ai registi coincidenti con quelle per la sceneggiatura originale e tutti e quattro i vincitori nelle categorie di recitazione interpreti di film non basati su storie vere come invece avveniva da tempo. 

Mentre Everything Everywhere All at Once festeggia la vittoria tornando oggi al cinema per la terza volta distribuito da I Wonder Pictures, sono già partite le scommesse su chi saranno i candidati dell’anno prossimo, tra il ritorno di grandi autori come Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon, Denis Villeneuve con Dune: Part Two, Christopher Nolan con Oppenheimer e altri attesi progetti come Barbie di Greta Gerwig e Maestro di Bradley Cooper.

Di seguito la lista completa dei vincitori degli Oscar 2023.

Miglior film

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Avatar: La via dell’acqua

Gli spiriti dell’isola

Elvis

Everything Everywhere All at Once

Tár

Top Gun: Maverick

Triangle of Sadness 

The Fabelmans

Women Talking

Miglior regia

Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola

Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once

Steven Spielberg – The Fabelmans

Todd Field – Tár

Ruben Östlund – Triangle of Sadness

Miglior attore protagonista

Austin Butler – Elvis

Colin Farrell – Gli spiriti dell’isola
Brendan Fraser – The Whale

Paul Mescal – Aftersun

Bill Nighy – Living

Miglior attrice protagonista

Cate Blanchett – Tár

Ana de Armas – Blonde

Andrea Riseborough – To Leslie

Michelle Williams – The Fabelmans

Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once

Miglior attore non protagonista

Brendan Gleeson – Gli spiriti dell’isola

Brian Tyree Henry – Causeway

Judd Hirsch –  The Fabelmans

Barry Keoghan – Gli spiriti dell’isola

Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once

Miglior attrice non protagonista

Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever

Hong Chau – The Whale

Kerry Condon – Gli spiriti dell’isola

Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once

Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once

Miglior sceneggiatura originale

Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola

Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once

Steven Spielberg e Tony Kushner – The Fabelmans

Todd Field – Tár

Ruben Östlund – Triangle of Sadness

Miglior sceneggiatura non originale

Edward Berger, Lesley Paterson e Ian Stokell – Niente di nuovo sul fronte occidentale

Rian Johnson – Glass Onion: Knives Out

Kazuo Ishiguro – Living

Ehren Kruger, Eric Warren Singer, Christopher McQuarrie, Peter Craig e Justin Marks – Top Gun: Maverick

Sarah Polley – Women Talking

Miglior film internazionale

Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania)

Argentina, 1985 (Argentina)

Close (Belgio)

EO (Polonia)

The Quiet Girl (Irlanda)

Miglior film d’animazione

Pinocchio di Guillermo del Toro

Marcel the shell with shoes on

Il gatto con gli stivali 2: L’ultimo desiderio

Red

Il mostro dei mari

Miglior fotografia

James Friend – Niente di nuovo sul fronte occidentale

Darius Khondji – Bardo, la cronaca falsa di alcune verità

Mandy Walker – Elvis

Florian Hoffmeister – Tár

Roger Deakins – Empire of light

Miglior montaggio

Mikkel E. G. Nielsen – Gli spiriti dell’isola

Matt Villa e Jonathan Redmond – Elvis

Monika Willi – Tár

Eddie Hamilton – Top Gun: Maverick

Paul Rogers – Everything Everywhere All at Once

Migliori effetti visivi

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Avatar: La via dell’acqua

Black Panther: Wakanda Forever

Top Gun: Maverick

The Batman

Miglior sonoro

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Avatar: La via dell’acqua

The Batman

Elvis

Top Gun: Maverick

Miglior colonna sonora

Volker Bertelmann – Niente di nuovo sul fronte occidentale

Justin Hurwitz – Babylon

Carter Burwell – Gli spiriti dell’isola

Son Lux – Everything Everywhere All at Once

John Williams – The Fabelmans

Miglior canzone originale

“Applause” – Tell it like a woman

“Hold my hand” – Top Gun: Maverick

“Lift me up” – Black Panther: Wakanda Forever

“Naatu Naatu” – RRR

“This is a life” – Everything Everywhere All at Once

Miglior scenografia

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Avatar: La via dell’acqua

Babylon

Elvis

The Fabelmans

Miglior trucco e acconciature

Heike Merker e Linda Eisenhamerová – Niente di nuovo sul fronte occidentale

Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine – The Batman

Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti – Elvis

Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley – The Whale

Camille Friend e Joel Harlow – Black Panther: Wakanda Forever

Migliori costumi

Mary Zophres – Babylon

Ruth Carter – Black Panther: Wakanda Forever

Shirley Kurata – Everything Everywhere All at Once

Catherine Martin – Elvis

Jenny Beavan – La signora Harris va a Parigi

Miglior documentario

All that breathes 

All the beauty and the bloodshed

Fire of love

A house made of splinters

Navalny

Miglior cortometraggio

An Irish Goodbye

Ivalu

Le Pupille

Night Ride

The Red Suitcase

Miglior cortometraggio documentario

The Elephant Whisperers (Kartiki Gonsalves e Guneet Monga)

Haulout (Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev)

How do you measure a year? (Jay Rosenblatt)

The Martha Mitchell effect (Anne Alvergue e Beth Levison)

Stranger at the gate (Joshua Seftel e Conall Jones)

Miglior cortometraggio animato

The Boy, the Mole, the Fox and the Horse (Charlie Mackesy e Matthew Freud)

The Flying Sailor (Wendy Tilby e Amanda Forbis)

Ice Merchants (João Gonzalez e Bruno Caetano)

My Year of Dicks (Sara Gunnarsdóttir e Pamela Ribon)

An Ostrich Told Me the World is Fake and I Think I Believe It (Lachlan Pendragon)

Questo articolo è stato scritto da:

Edoardo Borghesio e Enrico Borghesio, Redattori news