Che belli questi Oscar 2021 che ci sorprendono con un premio inaspettato a Sir Anthony Hopkins che, ottantatreenne, conquista il suo secondo premio come miglior attore protagonista per The Father dopo quello ottenuto nel 1992 per Il silenzio degli innocenti. Siamo molto felici per lui che era indubbiamente il migliore della cinquina dei candidati. Hopkins, che non ha potuto partecipare alla cerimonia, ha rilasciato un video di ringraziamento sul suo profilo Instagram, in cui ha anche omaggiato Chadwick Boseman. Per il resto tutto è più o meno andato come da pronostici, con il trionfo di Nomadland : le sorprese più significative sono state il premio alla miglior canzone andato a Fight For You di Judas and the Black Messiah e il premio alla miglior fotografia, vinto da Mank invece che dal favoritissimo film di Chloé Zhao. Per quanto riguarda l’accesa competizione nella categoria miglior attrice in definitiva ha prevalso Frances McDormand che, vera trionfatrice della serata, conquista ben due Oscar (ha vinto anche quello per il miglior film in quanto produttrice di Nomadland) e arriva a un totale di quattro premi vinti in carriera. Noi avremmo forse preferito Carey Mulligan, eccellente protagonista di Una donna promettente e fresca promessa per il futuro, ma alla fine, come spesso accade nelle competizioni molto incerte, ha prevalso la conservazione. Viva comunque la McDormand che in Nomadland ci regala una delle prove più belle e commoventi della sua carriera. “See you down the road”.

MIGLIOR FILM

Nomadland di Chloé Zhao
Una donna promettente di Emerald Fennell
The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller
Judas and the Black Messiah di Shaka King
Mank di David Fincher
Minari di Lee Isaac Chung
Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin
Sound of Metal di Darius Marder

MIGLIOR REGIA

– Chloé Zhao (Nomadland)
– Lee Isaac Chung (Minari)
– Emerald Fennell (Una donna promettente)
– David Fincher (Mank)
– Thomas Vinterberg (Un altro giro)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

– Anthony Hopkins (The Father – Nulla è come sembra)
– Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom)
– Riz Ahmed (Sound of Metal)
– Gary Oldman (Mank)
– Steven Yeun (Minari)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

– Frances McDormand (Nomadland)
– Viola Davis (Ma Rainey’s Black Bottom)
– Andra Day (The United States vs. Billie Holiday)
– Vanessa Kirby (Pieces of a Woman)
– Carey Mulligan (Una donna promettente)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

– Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
– Sasha Baron Cohen (Il processo ai Chicago 7)
– Leslie Odom Jr. (Quella notte a Miami…)
– Paul Raci (Sound of Metal)
– Lakeith Stanfield (Judas and the Black Messiah)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

– Yoon Yeo-jeong (Minari)
– Maria Bakalova (Borat – Seguito di film cinema)
– Glenn Close (Elegia americana)
– Olivia Colman (The Father – Nulla è come sembra)
– Amanda Seyfried (Mank)

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

Una donna promettente (Emerald Fennell)
Judas and the Black Messiah (Shaka King e Will Berson)
Minari (Lee Isaac Chung)
Sound of Metal (Darius Marder e Abraham Marder)
Il processo ai Chicago 7 (Aaron Sorkin)

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

The Father – Nulla è come sembra (Christopher Hampton e Florian Zeller)
La tigre bianca (Ramin Bahrani)
Borat – Seguito di film cinema (Sasha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman, Lee Kern)
Quella notte a Miami… (Kemp Powers)
Nomadland (Chloé Zhao)

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Un altro giro di Thomas Vinterberg (Danimarca)
Collective di Alexander Nanau (Romania)
The Man Who Sold His Skin di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić (Bosnia ed Erzegovina)
Shàonián de nĭ di Derek Tsang (Hong Kong)

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Soul di Pete Docter e Kemp Powers
Onward – Oltre la magia di Dan Scanlon
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria di Glen Keane
Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film di Will Becher e Richard Phelan
Wolfwalkers – Il popolo dei lupi di Tomm Moore e Ross Stewart

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Mank (Erik Messerschmidt)
Nomadland (Joshua James Richards)
Judas and the Black Messiah (Sean Bobbitt)
Il processo ai Chicago 7 (Phedon Papamichael)
Notizie dal mondo (Dariusz Wolski)

MIGLIOR MONTAGGIO

Sound of Metal (Mikkel E.G. Nielsen)
Il processo ai Chicago 7 (Alan Baumgarten)
The Father – Nulla è come sembra (Giōrgos Lamprinos)
Una donna promettente (Frédéric Thoraval)
Nomadland (Chloé Zhao)

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Mank (Donal Graham Burt e Jan Pascale)
Notizie dal mondo (David Crank e Elisabeth Keenan)
Tenet (Nathan Crowley e Kathy Lucas)
The Father – Nulla è come sembra (Peter Francis e Cathy Featherstone)
Ma Rainey’s Black Bottom (Mark Ricker, Karen O’Hara e Diana Stoughton)

MIGLIORI COSTUMI

Ma Rainey’s Black Bottom (Ann Roth)
Emma. (Alexandra Byrne)
Pinocchio (Massimo Cantini Parrini)
Mulan (Bina Daigeler)
Mank (Trish Summerville)

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA

Ma Rainey’s Black Bottom (Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal, Jamika Wilson)
Pinocchio (Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti)
Elegia americana (Eryn Krueger Mekash, Matthew Mungle, Patricia Dehaney)
Emma. (Marese Langan, Laura Allen, Claudia Stolze)
Mank (Gigi Williams, Kimberley Spiteri, Colleen LaBaff)

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

Tenet (Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher)
L’unico e insuperabile Ivan (Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones e Santiago Colomo Martinez)
Mulan (Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury e Steve Ingram)
The Midnight Sky (Matthew Kasmir, Christopher Lawrence, Max Solomon e David Watkins)
Love and Monsters (Matt Sloan, Genevieve Camilleri, Matt Everitt e Brian Cox)

MIGLIOR COLONNA SONORA

Soul (Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste)
Da 5 Bloods – Come fratelli (Terence Blanchard)
Minari (Emile Mosseri)
Notizie dal mondo (James Newton Howard)
Mank (Trent Reznor e Atticus Ross)

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

Fight For You (musiche di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas) in Judas and the Black Messiah
Speak Now (musiche e testo di Leslie Odom Jr. e Sam Ashworth) in Quella notte a Miami…
Hear My Voice (musiche di Daniel Pemberton, testo di Daniel Pemberton e Celeste Waite) in Il processo ai Chicago 7
Husavik (musiche e testo di Savan Kotecha, Fat Max Gsus e Rickard Göransson) in Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga
Io sì (Seen) (musiche di Diane Warren, testo di Diane Warren e Laura Pausini) in La vita davanti a sé

MIGLIOR SONORO

Sound of Metal (Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh)
Soul (Ren Klyce, Coya Elliott e David Parker)
Mank (Ren Klyce, Jeremy Molod, David parker, Nathan Nance, Drew Kunin)
Greyhound – Il nemico invisibile (Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders e David Wyman)
Notizie dal mondo (Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller, John Pritchett)

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich e James Reed
El agente topo di Maite Alberdi
Collective di Alexander Nanau
Crip Camp: disabilità rivoluzionarie di Nicole Newnham e Jim LeBrecht
Time di Garrett Bradley

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Due estranei di Travon Free e Martin Desmond Roe
The Present di Farah Nabulsi
Feeling Through di Doug Roland
The Letter Room di Elvira Lind
White Eye di Tomer Shushan

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

Se succede qualcosa vi voglio bene di Michael Govier e Will McCormack
Genius loci di Adrien Mérigeau
Ja-Folkid di Gìsli Darri Halldòrsson
Opera di Erick Oh
La tana di Madeline Sharafian

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

Colette di Anthony Giacchino
A Love Song for Latasha di Sophia Nahli Allison
A Conerto Is a Conversation di Kris Bowers e Ben Proudfoot
Do Not Split di Anders Hammer
Hunger Ward di Skye Fitzgerald

PREMIO UMANITARIO JEAN HERSHOLT

– Tyler Perry
– Motion Picture & Television Fund

Questo articolo è stato scritto da:

Rosario Azzaro e Jacopo Barbero, Direttore editoriale e caporedattore