Cosa possono avere in comune due opere tanto diverse e appartenenti a periodi storici così lontani come Bringing out the dead e Mandy? Martin Scorsese e Panos Cosmatos non sembrano avere molto da condividere, così come le atmosfere malinconiche e l’esistenzialismo del primo cozzano decisamente con la follia psichedelica e la violenza del secondo. C’è un solo ponte che lega questi due film, la presenza ingombrante e fondamentale di un personaggio protagonista alla costante ricerca di uno scopo, interpretato in entrambi da un incredibile Nicolas Cage.

Il paramedico che non riesce a salvare nessuno

Bringing out the dead (in Italia Al di là della vita) è un film del 1999, scritto da Paul Schrader e diretto da Martin Scorsese, che sceglie Nicolas Cage per interpretare il protagonista. Frank è un paramedico di New York, e le nottate passate nei lunghi servizi in ambulanza lo stanno distruggendo sempre di più. Dopo aver commesso un fatale errore nel tentativo di rianimare una giovane senzatetto, da mesi Frank non riesce a salvare nessuno, e la sua vita sta piano piano precipitando nella depressione più totale.

Un barlume di speranza arriva quando, dopo la chiamata per un uomo in arresto cardiaco, Frank conosce la figlia del paziente, Mary, e la sua travagliata storia con il mostro della tossicodipendenza. Sarà proprio la giovane Mary a ricondurre Frank alla realtà, riportando indirettamente un significato alla sua esistenza.

Tuttavia, per ricominciare a vivere, Frank sarà costretto a lasciare andare qualcosa. Il padre di Mary, nonostante i mille tentativi di salvarlo, finirà per soccombere al suo grave problema cardiaco, non importa quante volte Frank tenti di riportarlo in vita sul letto d’ospedale. Il nostro protagonista dovrà imparare che attaccarsi al passato e ai suoi errori finirà per distruggere il suo futuro. E il finale ci dimostra come, in cambio di una vita che scompare ne arriverà un’altra da salvare: infatti, nell’ultima parte del film, Frank riuscirà a soccorrere un uomo da una caduta mortale, la sua prima vita salvata dopo mesi.

Il taglialegna con sete di vendetta

Uscito nel 2018, Mandy è il film più famoso del regista greco Panos Cosmatos, un thriller-horror con punte action disponibile su Amazon Prime Video. I protagonisti, Red e Mandy, interpretati da Nicolas Cage e Andrea Riseborough, sono una coppia che conduce una vita affiatata e pacifica, innamorati e felici. Il loro piccolo paradiso viene, tuttavia, distrutto quando Mandy finisce nel mirino di Jeremiah, il leader di una setta religiosa chiamata “Figli della Nuova Alba”. Con l’aiuto di una banda di motociclisti, Jeremiah ci mette poco a rapire la donna, ferire Red e sottrargli l’amore, tutto ciò che aveva, che riteneva importante e che dava significato alla sua esistenza. La sete di vendetta di Red lo porterà a mettersi sulle tracce della setta, e chi oserà ostacolare il suo cammino dovrà vedersela con la sua balestra.

Cosmatos trasforma pian piano il personaggio di Red in una sorta di eroe dello slasher, un cacciatore che non si ferma davanti a niente e nessuno per raggiungere la sua preda, il sadico Jeremiah. Inutile dire che il volto di Cage sarà ben presto ricoperto di sangue. Qui non si tratta di salvare nessuno se non il proprio orgoglio e l’onore di una persona amata scomparsa troppo presto. La violenza chiama altra violenza, e il nostro eroe Red non ha alcuna intenzione di lasciare in vita i responsabili della fine di Mandy.

Le scene finali del film mostrano Red in auto, ricoperto di sangue dalla testa ai piedi, che si volta verso il sedile del passeggero e vede sua moglie seduta accanto a lui mentre fuma tranquillamente una sigaretta. Inutile dire che Red sembra essere impazzito del tutto, i suoi occhi completamente fuori dalle orbite e un sorriso inquietante stampato sul viso. Eppure la scena trasmette una calma quasi surreale, la macchina viene messa in moto e noi salutiamo per sempre questa storia allucinante.

Frank e Red, cosa state cercando?

In Bringing out the dead, Frank è disperato, il suo lavoro da paramedico lo distrugge perché non riesce a salvare nessuno. Non ha potuto rianimare quella ragazza e ora ogni suo intervento finisce per concludersi in tragedia, non importa quanto lui si impegni. In entrambi i film i due personaggi si ritrovano a un punto morto, non sanno come agire, né dove andare, hanno perso di vista il significato delle loro vite.

Ma quando succede qualcosa di totalmente inaspettato, la chiamata di Mary per Frank e il rapimento di Mandy per Red, la loro vita ha una svolta. Perdere il proprio scopo ha distrutto i due personaggi, ma allo stesso tempo ha dato loro nuova forza. Da un lato, un paramedico che ritrova in se stesso la forza per tornare a salvare le persone, dall’altro un uomo completamente prosciugato dell’amore che decide di trovare una nuova forza nella vendetta più pura e più violenta possibile.

Uguali ma diversi, sono entrambi uomini disperati alla ricerca di una redenzione, disillusi, angosciati, tormentati dal senso di colpa e profondamente depressi, traumatizzati da una perdita che non hanno potuto evitare. Due diversi modi di affrontare una situazione di immobilità e di dolore. Frank non abbandona la propria vocazione da paramedico nonostante le tragedie che continuano ad accadere davanti ai suoi occhi, ma decide di capire il vero significato che sta nel salvare una vita; così ha modo di tornare alla realtà e di uscire dalla spirale di dolore che lo stava lentamente risucchiando. Red, d’altro canto, non ha più neanche una vocazione, o meglio ha trovato nella vendetta pura la sua redenzione; ma la vendetta porta sempre con sé un prezzo, e in questo caso sarà precipitare nella follia, alla guida di un’auto che si perderà nel bosco e forse non farà più ritorno.

Si può dibattere su quale delle due strade sia quella “giusta”? Certo, eppure né Scorsese né Cosmatos si sentono di giudicare i propri protagonisti. Perché dovremmo farlo noi?

Renata Capanna,
Redattrice.