Michael Caine è in pensione: ha confermato di essersi ritirato dalla recitazione nel corso di un’intervista radiofonica a BBC 4. A 90 anni compiuti a marzo, l’attore britannico ha partecipato poco fa alla presentazione di The Great Escaper, il film conclusivo della sua sterminata carriera, lunga oltre sessant’anni. Nel suo ultimo ruolo cinematografico, l’attore principale interpreta il veterano della Seconda Guerra Mondiale Bernard Jordan, che nel 2014 fuggì dalla casa di cura in cui abitava per partecipare al 70° anniversario dello sbarco in Normandia in Francia.
E ora, il leggendario interprete ragiona «Mi sono detto che ho fatto un film in cui interpreto il ruolo principale e che ha ricevuto recensioni incredibili. Ormai le uniche parti che potrei verosimilmente ottenere sono quelle di novantenni. O forse 85enni. Non sono ruoli da protagonisti. Non ci sono protagonisti di 90 anni. Quindi ho pensato che posso anche smetterla. Cosa potrei ancora fare di meglio?».
Caine ha anche raccontato che dopo la fine del lavoro su The Great Escaper gli era stata proposta un’altra parte e che l’ha rifiutata dopo aver fatto una cosa che non aveva mai fatto prima: contare il numero di pagine del copione in cui c’erano battute del suo personaggio. Vedendo che erano 15 su 99 e che quindi si trattava di una piccola parte, ha deciso che non ne valeva la pena. «Così sono andato in pensione», ha concluso.
La notizia del presunto pensionamento del due volte premio Oscar aveva già saltuariamente riempito le pagine dei tabloid di tutto il mondo, ma stavolta è vero, ed è pure una decisione spontanea. Caine aveva già annunciato l’idea di andare in pensione dopo The Great Escaper, nonostante avesse anche dichiarato al Guardian che pensava di recitare nel ruolo di Charles Darwin in una produzione in programma nel 2024.
Ma non sarà un ritiro totale né sofferto: Michael Caine ha aggiunto di vivere una vita «molto felice» insieme alla moglie Shakira, 76 anni, e ai nipoti, che «adora». E ora si dedicherà alla scrittura: il suo thriller d’esordio, dal titolo Deadly Game, uscirà a novembre negli Stati Uniti. «Ci sarà da scrivere. Prima o poi scriverò un altro libro perché mi è piaciuto moltissimo farlo. Il problema del fare film è che devi alzarti alle 6.30 del mattino, imparare le battute e poi lavorare fino alle 22.00 di sera» ha spiegato. «Con la scrittura non devi alzarti dal letto: tutto ciò di cui hai bisogno è carta, matita e puoi iniziare».
Michael Caine, al secolo Michael Micklewhite, comincia a lavorare negli anni cinquanta, condividendo inizialmente la stanza con il musicista in erba e futuro premio Oscar John Barry. Ha interpretato pellicole iconiche come Alfie, The Ipcress File, Gli Insospettabili, L’uomo che volle farsi re, Vestito per uccidere. Insieme a Jack Nicholson e a Paul Newman, Michael Caine è uno dei pochi attori a essere stati candidati ai premi Oscar per film prodotti in cinque diversi decenni: negli anni sessanta, settanta, ottanta, novanta e duemila. Michael ne ha vinti due come miglior attore non protagonista: nel 1986 per Hannah e le Sue Sorelle di Woody Allen e poi nel 1999 per Le regole della Casa del Sidro. Recentemente ha partecipato a diversi film di Christopher Nolan, conquistando i fan soprattutto con il ruolo del maggiordomo Alfred nella trilogia dedicata al Cavaliere Oscuro.
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