A tre mesi da What If…? e a due settimane da Eternals, che ha raccolto numerosi giudizi positivi di critica per poi spaccare a metà il pubblico, Marvel torna sulla sua piattaforma Disney+ pubblicando i primi due episodi di Hawkeye, serie incentrata sull’eroe omonimo e che avrà anche lo scopo di introdurre una nuova eroina al roster supereroistico del MCU.
Parliamo in questo articolo quindi proprio di questi primi due episodi, analizzando gli elementi positivi e quelli negativi. Il tutto rigorosamente senza spoiler.
BUDDY MOVIE NATALIZIO
La serie si apre con un flashback ambientato nel 2012, dove vediamo una giovanissima Kate Bishop perdere il padre durante la battaglia di New York mostrata nel film The Avengers (Joss Whedon, 2012), per poi mostrare, attraverso dei bellissimi titoli di testa animati, la crescita della ragazza e la sua dedizione verso sport come il tiro con l’arco, scherma e difesa personale nelle quali vince numerosi premi e trofei. Si passa poi al presente (che ricordiamo essere il 2024, tenendo conto del salto di cinque anni avvenuto in Avengers Endgame), dove la serie ci mostra la situazione di partenza dei due protagonisti: la giovane Kate torna dall’università a New York in occasione delle vacanze natalizie, dove Clint Barton ha portato i suoi tre figli per una gita in città per un paio di giorni. I due finiscono ovviamente per incontrarsi, anche se in questi episodi introduttivi il loro rapporto risulta ancora molto acerbo e distaccato, nonostante l’intenzione da parte di Kate di avvicinarsi sempre di più al suo Avengers del cuore.
I due sono infatti personalità molto diverse: Clint è “riservato e tenebroso”mentre Kate si mostra sempre pronta a fare battute per sdrammatizzare la tensione (qui si sente l’influenza vincente di un personaggio come Spider-Man) e a non guardare in faccia nessuno pur di ottenere ciò che vuole.
Le interpretazioni dei protagonisti sono ottime, perfettamente calati nella parte sia per Jeremy Renner, che torna nel ruolo per (probabilmente) l’ultima volta, sia per Hailee Steinfeld, che riesce a donare una buona espressività e carattere al personaggio già in queste prime puntate. Altro nome da non tralasciare è quello di Vera Farmiga, che interpreta Eleanor, direttrice della Bishop Security e madre di Kate. Nonostante il suo ruolo (apparentemente) secondario, Farmiga è ormai una garanzia e non si può che applaudire nuovamente ad un’ottima interpretazione.
Punto più alto della produzione è sicuramente la regia, curata da Rhys Thomas e che riesce a donare alla serie alcune delle sequenze d’azione migliori mai viste in una serie Marvel Studios, con movimenti di macchina fluidi ed emozionanti che permettono all’adrenalina di quelle scene di schizzare alle stelle.
Non si può invece dire lo sesso della sceneggiatura, la quale si dimostra un po’ debole in questi primi due episodi. L’intenzione è palesemente quella di creare un buddy movie, come in Arma Letale o nei film di Bud Spencer e Terence Hill, inserendolo in un’atmosfera natalizia, ma per quanto riguarda questi primi episodi il tutto viene salvato soltanto dalla buona chimica tra i due attori. Parlando della scrittura, infatti, il tutto parte in maniera estremamente lenta e piatta, eccezion fatta, per l’appunto, per quanto riguarda le scene d’azione.
Non è però il caso di disperarsi, in quanto questo è soltanto l’inizio e la serie può tranquillamente ingranare la marcia negli episodi successivi, con la speranza di ritrovarsi di fronte ad uno di quei prodotti seriali che, avanzando con gli episodi, riesce a centrare il bersaglio.
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