I “GLOBI” DELLA DISCORDIA

Ieri sera, 9 gennaio, si è tenuta la 79ª edizione dei Golden Globe, i premi attribuiti dalla Hollywood Foreign Press Association (HFPA), ossia l’associazione della stampa straniera di Hollywood, considerati come l’evento inaugurale dell’annuale Awards Season, il periodo – che di norma si estende da gennaio a marzo – in cui vengono attribuiti tutti i principali premi cinematografici. Quest’anno, in realtà, l’edizione dei Golden Globe si è tenuta in versione ridotta: niente tappeto rosso, niente diretta televisiva. Insomma, una premiazione a porte chiuse. Questo si deve alle polemiche che hanno investito la HFPA, di cui già nel maggio scorso avevamo scritto (potete recuperare qui il nostro articolo). L’Associazione è stata accusata di profonde discriminazioni razziali e di sessismo, e alcuni suoi membri sono addirittura stati coinvolti in delle inchieste per molestie. Per questa ragione già alcuni mesi fa personaggi di spicco dell’industria cinematografica come Scarlett Johansson e Mark Ruffalo avevano pubblicamente preso le distanze dall’HFPA, mentre Tom Cruise era addirittura arrivato a restituire i tre Golden Globe vinti in carriera. Il network statunitense NBC aveva comunicato da tempo di non avere più intenzione di mandare in onda la cerimonia, mentre Amazon e Netflix avevano affermato di non voler più avere a che fare con l’HFPA.

A questo proposito, la giornalista tedesco-americana Helen Hoehne, da poco alla guida dell’HFPA, ha dichiarato di aver intrapreso un’ampia opera di riforma del codice di condotta dell’Associazione, nonché di aver introdotto 21 nuovi membri, nell’ottica di una maggiore pluralità. Ha inoltre ricordato l’importante ruolo svolto nell’ambito del cinema internazionale e non solo dall’HFPA, che negli ultimi 25 anni ha devoluto oltre 50 milioni di dollari per iniziative umanitarie e di promozione della cultura cinematografica. Ma tutto questo non è bastato a placare le polemiche ed è stato visto come un maldestro tentativo di “limitare i danni”.

Insomma: un bel disastro per i Golden Globe che, fino a qualche anno fa, erano considerati tra i riconoscimenti più importanti dell’Awards Season. Sarà interessante vedere se e come, negli anni a venire, l’HFPA riuscirà a riportare in auge un premio che, per il momento, pare aver perso molto del proprio prestigio

I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2022

Venendo alla cerimonia di ieri sera, ripercorriamo insieme, categoria per categoria, quelli che sono stati i trionfatori della serata.

MIGLIOR FILM DRAMMATICO

MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICALE

  • Licorice Pizza

MIGLIOR REGISTA

  • Jane Campion – Il potere del cane
  • Kenneth Branagh – Belfast
  • Maggie Gyllenhaal – The Lost Daughter
  • Steven Spielberg – West Side Story
  • Denis Villeneuve – Dune

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO

  • Nicole Kidman – A proposito dei Ricardo
  • Jessica Chastain – Gli occhi di Tammy Faye
  • Olivia Colman – The Lost Daughter
  • Lady Gaga – House Of Gucci
  • Kristen Stewart – Spencer

MIGLIORE ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO

  • Will Smith – Una famiglia vincente – King Richard
  • Mahershala Ali – Swan Song
  • Javier Bardem – A proposito dei Ricardo
  • Benedict Cumberbatch – Il potere del cane
  • Denzel Washington – The Tragedy Of Macbeth

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE

  • Andrew Garfield – Tick, Tick… BOOM!
  • Leonardo Di Caprio – Don’t Look Up
  • Peter Dinklage – Cyrano
  • Cooper Hoffman – Licorice Pizza
  • Anthony Ramos – Sognando a New York – In the Heights

MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE

  • Rachel Zegler – West Side Story
  • Marion Cotillard – Annette
  • Alana Haim – Licorice Pizza
  • Jennifer Lawrence – Don’t Look Up
  • Emma Stone – Crudelia

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

  • Ariana DeBose – West Side Story
  • Catriona Balfe – Belfast
  • Kirsten Dunst – Il potere del cane
  • Anjanue Ellis – Una famiglia vincente – King Richard
  • Ruth Negga – Due donne – Passing

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Kodi Smit-McPhee – Il potere del cane
  • Ben Affleck – The Tender Bar
  • Jamie Dornan – Belfast
  • Ciaran Hinds – Belfast
  • Troy – Coda – I segni sul cuore

MIGLIOR FILM STRANIERO

MIGLIOR FILM – ANIMAZIONE

  • Flee
  • My Sunny Maad

MIGLIORE SCENEGGIATURA

  • Kenneth Branagh – Belfast
  • Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
  • Jane Campion – Il potere del cane
  • Adam Mckay – Don’t Look Up
  • Aaron Sorkin – Being The Ricardos

MIGLIOR COLONNA SONORA

  • Hans Zimmer – Dune
  • Alexandre Desplat – The French Dispatch
  • Germaine Franco – Encanto
  • Jonny Greenwood – Il potere del cane
  • Alberto Iglesias – Madres Paralelas

MIGLIOR CANZONE

  • Be Alive (da Una famiglia vincente – King Richard)
  • Dos Oruguitas (da Encanto)
  • Down to Joy (da Belfast)
  • Here I Am (da Respect)

MIGLIOR SERIE TV DRAMMATICA

  • Succession
  • Lupin
  • The Morning Show
  • Pose
  • Squid Game

MIGLIOR SERIE TV COMMEDIA O MUSICALE

  • Hacks
  • The Great
  • Only Murders in the Building
  • Reservation Dogs
  • Ted Lasso

MIGLIOR ATTORE – SERIE TV DRAMMATICA

  • Jeremy Strong – Succession
  • Brian Cox – Succession
  • Lee Jaw – Squid Game
  • Billy Porter – Pose
  • Omar Sy – Lupin

MIGLIOR ATTRICE – SERIE TV DRAMMATICA

  • MJ Rodriguez – Pose
  • Uzo Aduba – In Treatment
  • Jennifer Aniston – The Morning Show
  • Christine Baranski – The Good Fight
  • Elisabeth Moss – Il racconto dell’ancella

MIGLIOR ATTRICE – SERIE TV COMMEDIA O MUSICALE

  • Jean Smart – Hacks
  • Hannah Einbinder – Hacks
  • Elle Fanning – The Great
  • Issa Rae – Insecure
  • Tracee Ellis Ross – Black-Ish

MIGLIOR ATTORE – SERIE TV COMMEDIA O MUSICALE

  • Jason Sudeikis – Ted Lasso
  • Anthony Anderson – Black-Ish
  • Nicholas Hoult – The Great
  • Steve Martin – Only Murders In The Building
  • Martin Short – Only Murders In The Building

MIGLIOR MINI-SERIE TV, SERIE TV ANTOLOGICA O FILM PER LA TELEVISIONE

  • La ferrovia sotterranea
  • Dopesick
  • American Crime Story: Impeachment
  • Maid
  • Omicidio a Easttown

MIGLIOR ATTRICE – MINI-SERIE TV, SERIE TV ANTOLOGICA O FILM PER LA TELEVISIONE

  • Kate Winslet – Omicidio a Easttown
  • Jessica Chastain – Scene da un matrimonio
  • Cynthia Erivo – Genius: Aretha
  • Elizabeth Olsen – Wandavision
  • Margaret Qualley – Maid

MIGLIOR ATTORE – MINI-SERIE TV, SERIE TV ANTOLOGICA O FILM PER LA TELEVISIONE

  • Michael Keaton – Dopesick
  • Paul Bettany – WandaVision
  • Oscar Isaac – Scene da un matrimonio
  • Ewan McGrgeor – Holsten
  • Tahar Rahim – The Serpent

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA – SERIE TV

  • Sarah Snook – Succession
  • Jennifer Coolidge – The White Lotus
  • Kaitlyn Dever – Dopesick
  • Andie Macdowell – Maid
  • Hannah Waddingham – Ted Lasso

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA – SERIE TV

  • Oh Yeong-Su – Squid Game
  • Billy Crudup – The Morning Show
  • Kieran Culkin – Succession
  • Mark Duplass – The Morning Show
  • Brett Goldstein – Ted Lasso

UN COMMENTO AI PREMI CINEMATOGRAFICI

I Golden Globe 2022, per quanto riguarda le categorie cinematografiche, hanno visto l’affermazione di due film, che hanno ottenuto rispettivamente tre premi: Il potere del cane di Jane Campion e West Side Story di Steven Spielberg. Il primo, in particolare, ha confermato i pronostici riuscendo ad affermarsi nelle categorie di miglior regia e miglior attore non protagonista (l’eccellente Kodi Smit-McPhee), mentre ha sorpreso i bookmakers riuscendo a prevalere anche nella categoria miglior film drammatico, dove i più davano per vincitore Belfast, l’amarcord nordirlandese di Kenneth Branagh, che si è dovuto accontentare del Golden Globe alla miglior sceneggiatura

Questo spariglia un po’ le carte in vista degli Oscar poiché, anche se non vi è una correlazione diretta tra l’HFPA e l’Academy che consegna il premio più ambito, è inevitabile che si rafforzi sempre di più la posizione de Il potere del cane – film amatissimo dalla critica statunitense – come un top contender in tutte le categorie principali. In particolare, nella categoria miglior regia, è indubbio che Jane Campion si stia proiettando sempre di più come la probabile vincitrice del premio. Ma, naturalmente, bisognerà vedere come andranno i premi dei vari sindacati di categoria, che sono sempre gli indicatori più significativi in vista degli Oscar. 

Per quanto riguarda West Side Story, invece, tutto come previsto: il bellissimo film di Steven Spielberg si è imposto come miglior film commedia o musicale e ha visto trionfare le due protagoniste femminili del film, l’esordiente Rachel Zegler e l’interprete di Brodway Ariana DeBose. Quest’ultima, in particolare, sta accumulando grandi consensi per il suo carisma e, a meno di grosse sorprese, parrebbe davvero essere la frontrunner anche in vista degli Oscar.

Come miglior attore drammatico, invece, Will Smith ha confermato i pronostici ottenendo il premio per la sua interpretazione in Una famiglia vincente – King Richard. Fino a qualche settimana fa, l’attore era dato come probabile “pigliatutto” della stagione, ma in realtà in altre premiazioni Benedict Cumberbatch sta ottenendo grandi soddisfazioni per la sua performance in Il potere del cane. Sarà interessante vedere come, nel corso delle varie cerimonie, si distribuiranno i premi in vista degli Oscar. La battaglia, comunque, sarà probabilmente tra loro due. 

Andrew Garfield, invece, ha battuto Peter Dinklage e Leonardo DiCaprio nella categoria miglior attore in un film commedia o musicale per la sua interpretazione nel musical Tick, Tick…Boom!. A questo punto, è assai probabile che Garfield riesca a entrare nella cinquina degli Oscar

Per quanto riguarda la categoria miglior attrice in un film drammatico, invece, c’è stata una sorpresa: in pochi, infatti, si aspettavano che fosse Nicole Kidman a vincere per A proposito dei Ricardo. La favorita, infatti, era senz’altro Kristen Stewart, forte dei consensi critici ricevuti per la sua prova in Spencer di Pablo Larraín; ma anche Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye e Lady Gaga per House of Gucci erano considerate delle candidate forti. I Golden Globe, in realtà, non sono nuovi a questo tipo di sorprese: l’anno scorso premiarono come attrice non protagonista Jodie Foster, che agli Oscar e in tante altre cerimonie della Awards Season non fu nemmeno candidata. In realtà, a questo punto è probabile che Nicole Kidman riesca a ottenere molte altre nomination per la sua interpretazione, anche se, a parere di chi scrive, le vere contendenti per i riconoscimenti alla miglior attrice nelle altre premiazioni saranno le sopra citate Stewart, Chastain e Lady Gaga. In generale, comunque, la categoria miglior attrice si annuncia, anche quest’anno, come una delle più combattute. Sarà interessantissimo seguirne l’evoluzione nel corso delle prossime settimane. 

Nelle rimanenti categorie, Hans Zimmer ha ottenuto il premio alla miglior colonna sonora per Dune e tutti gli indicatori suggeriscono che otterrà moltissimi altri riconoscimenti: basti pensare che il compositore tedesco ha vinto un solo Oscar nel 1995 per Il re leone. Potrebbe davvero essere l’anno giusto per fare la doppietta. Il premio alla miglior canzone, invece, è andato a Billie Eilish e Finneas O’Connell per No Time to Die, mentre il sessantesimo classico Disney, Encanto, ha vinto come miglior film d’animazione.

Infine, non ce l’ha fatta, purtroppo, il nostro Paolo Sorrentino, con il suo È stata la mano di Dio, a prevalere nella categoria miglior film straniero, dove a vincere meritatamente è stato il capolavoro Drive My Car del giapponese Hamaguchi Ryūsuke. È probabile, a questo punto, che Sorrentino riesca comunque a ottenere la nomination all’Oscar, ma non sarà facile che la candidatura si traduca in un premio: Drive My Car è uno dei film meglio recensiti del 2021 e sta raccogliendo premi e consensi pressoché unanimi, tant’è vero che l’autorevole rivista statunitense Variety ipotizza addirittura che il film possa riuscire ad ottenere, oltre a quella come miglior film internazionale, anche più di una nomination all’Oscar, magari nella categoria miglior sceneggiatura o, persino, in quella per il miglior film. 

Staremo a vedere come si evolverà il tutto: qui su Framescinema.com commenteremo ampiamente tutta la Awards Season 2022. Seguiteci!

Questo articolo è stato scritto da:

Jacopo Barbero, Vicedirettore