Troppo spesso ci si dimentica di quanto la natura sia importante per la vita di ogni essere umano e del fatto che siamo proprio noi a dover trovare un equilibrio con il nostro modo di vivere. Proprio per questo oggi, 22 aprile, si festeggia la Giornata della Terra, ovvero il giorno in cui sono celebrate l’ambiente e la salvaguardia del pianeta e, per rimanere in tema, la nostra redazione ha pensato di approfondire queste tematiche attraverso il cinema.

Questi temi, infatti, hanno bisogno di discussioni e riflessioni, soprattutto negli ultimi anni, e per invogliare a fare ciò vogliamo consigliarvi cinque film che vedono protagonista la natura.

Nella lista saranno presenti sia pellicole con un’impronta più ambientale sia pellicole che possano far immergere gli spettatori in paesaggi o bellezze naturali attraverso la commedia ma anche attraverso il dramma.

Come scritto nel titolo cercheremo di non citare film troppo scontati, come possono essere Into The Wild o Wall-E, ma cercheremo di citare film non molto conosciuti, o pellicole che vengono spesso tralasciate, tentando di variare tra generi e temi trattati.

Ma senza dilungarsi troppo passiamo alla vera e propria lista.

Captain Fantastic (Matt Ross, 2016)

Ben e la moglie hanno scelto di crescere i propri figli nel cuore di una foresta del Nord America, evitando loro ogni contatto con la tecnologia e con la civiltà moderna. Un tragico evento, però, è destinato a cambiare le cose.

Si inizia con un film tanto semplice quanto potente in ogni punto di vista. 

La storia, nonostante il film faccia riflettere in modo impegnato, scivola via dolcemente senza appesantire lo spettatore e culmina in un finale in cui si cerca di far capire che non bisogna scegliere una fazione ma si può cercare una soluzione comune nel mezzo, il tutto accompagnato da una grande interpretazione di Viggo Mortensen che gli valse la candidatura agli Oscar.

Un mix di commedia e dramma che riflette sul reinserimento di una famiglia stravagante e “animalesca” nella società portando con sé una cultura naturale ormai assente nelle città.

Il film è attualmente disponibile su NowTV.

Principessa Mononoke (Hayao Miyazaki, 1997)

Ashitaka, un giovane guerriero della dinastia Emishi, è costretto a uccidere un cinghiale selvatico posseduto da una divinità malvagia. Ferito al braccio dall’animale, il giovane colpito da una maledizione mortale deve lasciare il suo villaggio. Durante il viaggio si imbatte nella giovane San, una ragazza selvatica allevata dai lupi e soprannominata Principessa Mononoke.

Pellicola d’animazione del leggendario regista giapponese che, come spesso accade per le sue opere, riflette sul conflitto tra industrializzazione e natura attraverso un’eroina che cerca di proteggere animali e piante di una foresta che si anima di esseri fantastici presi direttamente dall’immaginario giapponese (cosa ricorrente nei film di Miyazaki).

Qui il regista mostra una delle sue pellicole più crude e violente per evidenziare lo scontro tra le due parti e mostrare le crudeltà portate dall’industrializzazione incontrollata, riuscendo però a non disturbare lo spettatore ma anzi portandolo ad immedesimarsi ancora di più nei due adolescenti.

Come detto prima questi temi sono cari a Miyazaki e vengono trattati in molte delle sue opere, proprio per questo motivo la nostra redazione ha preparato un approfondimento sull’ambientalismo nelle opere del regista che potete leggere cliccando qui.

Il film è attualmente disponibile su Netflix.

Evil Does Not Exist (Ryusuke Hamaguchi, 2023)

In una località boschiva non lontana da Tokyo, il tuttofare Takumi e sua figlia Hana, di otto anni, vivono in armonia con la natura e con i pochi abitanti del luogo. Una grande impresa dello spettacolo decide però di aprire un camping con il glamour di un resort minacciando la pulizia dell’acqua di sorgente, della quale tutti gli abitanti, umani e animali, fanno un uso vitale. La comunità si preoccupa e domanda spiegazioni, così due impiegati della grande azienda vengono mandati sul posto per chiedere l’aiuto e l’intercessione di Takumi.

Restando in Giappone ma muovendosi nel tempo troviamo la pellicola di Ryusuke Hamaguchi, acclamato regista di Drive My Car (Oscar al miglior film internazionale), che con questo film si aggiudica il Leone d’argento alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Un’opera che riflette alcuni temi trattati in Principessa Mononoke ma che gli riporta in una visione più vicina alla realtà mostrandone il male con una leggerezza che la contraddistingue.

La pellicola mostra in primo piano la complessità della natura che si mescola perfettamente alla strabiliante musica di Eriko Ishibashi, per poi spostarsi sulle relazioni tra uomo e natura e in particolare sulla divisione tra chi la rispetta e chi invece ne ignora il valore mettendo in pericolo un’intera comunità.

Un film essenziale sotto questo punto di vista che ci ricorda come la natura è innocua finché non viene aggredita.

Attualmente non disponibile per lo streaming.

A Bug’s Life (John Lasseter & Andrew Stanton, 1999)

Vessate da uno sciame di cavallette sbruffone che esigono, periodicamente, una parte delle provviste raccolte dalle formiche, i piccoli insetti decidono di difendersi e di ribellarsi.

Spostandosi geograficamente e tornando all’animazione troviamo un vero e proprio gioiello troppo spesso dimenticato. La pellicola targata Pixar ci fa immergere in un mini mondo popolato da insetti (e non) mostrando la grandezza che possono nascondere questi mondi apparentemente piccoli.

Un film che si discosta da quelli citati finora sia per il distacco dal tema ambientalista portato dall’industrializzazione, sia per la capacità di mostrare con estrema leggerezza un mondo così complesso e (delle volte) crudele, educando anche lo spettatore attraverso dei personaggi ben caratterizzati ed una storia coinvolgente e intrattenente, senza discostarsi mai troppo dalla commedia.

Insomma un film perfetto per attivare la scintilla alle nuove generazioni o per riattivarla a quelle di vecchia data.

Il film è attualmente disponibile su Disney+.

Il Buco (Michelangelo Frammartino, 2021)

Durante il boom economico degli anni ’60 un gruppo di speleologi provenienti dal Nord si addentra all’interno dell’inesplorato Abisso di Bifurto, una grotta profonda 683 metri nel parco nazionale del Pollino.

A concludere questa lista troviamo un film a chilometro zero che si discosta a sua volta dai film citati finora mostrando la natura nelle sue profondità più ignote. Come per Le Quattro Volte il regista stupisce con la potenza delle immagini e la quasi assenza dei dialoghi, portando lo spettatore a sognare e ad ammirare quelle immagini sempre più in profondità senza mai annoiare ma anzi creando quella giusta suspense che rende il tutto ancora più immersivo. Un film che dà spazio ad interpretazioni e che vede al centro un tema caro al regista: il ciclo di vita della natura che rende la natura stessa in qualche modo sacra.

Una vera e propria esperienza che va vissuta per la sua unicità.

Se avete già visto l’opera e volete approfondire il discorso potete leggere la nostra recensione cliccando qui.

Il film è attualmente disponibile su RaiPlay.

Questi sono i nostri 5 consigli a tema ambientale/naturalistico, se vi sono piaciuti o volete discuterne potete lasciare un commento qui sotto. Inoltre potete seguirci sui social per rimanere aggiornati su nuovi consigli, approfondimenti o recensioni.

Michael Pierdomenico
Michael Pierdomenico,
Redattore news.