Uno dei maggiori problemi che affligge gli attori specializzati in commedie popolari è che spesso restano ingabbiati in un ruolo iconico, senza riuscire ad emergere in opere con toni differenti o nel cinema d’autore nonostante le capacità recitative. 

Negli ultimi anni però, molti di questi attori sono riusciti a stupire interpretando ruoli molto lontani dai loro standard, convincendo totalmente sia il pubblico che la critica.

Tra questi assume grande rilievo Bill Murray che è riuscito a guadagnarsi uno spazio nel cinema d’autore dopo aver interpretato l’iconico acchiappafantasmi Peter Venkman in Ghostbusters (1984). L’attore infatti dopo il successo di Ghostbusters ha continuato a cavalcare l’onda della commedia (con alcune eccezioni) fino alla seconda metà degli anni novanta, periodo in cui ha intrapreso definitivamente la sua carriera nel cinema d’autore collaborando con registi del calibro di Sofia Coppola, Jim Jarmusch, Tim Burton o Wes Anderson, quest’ultimo regista feticcio con cui lavorerà ad un totale di 9 film.

Per evidenziare questa connessione tra l’attore e il cinema autoriale, andiamo a vedere 3 film d’autore in cui Bill Murray interpreta un personaggio principale.

Lost In Translation (Sofia Coppola, 2003)

Quando si parla di Bill Murray è impossibile non citare la sua interpretazione in Lost In Translation di Sofia Coppola (Maria Antonietta, Priscilla), pellicola che lanciò definitivamente la regista nel settore vincendo l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale nel 2004.

Qui l’attore interpreta Bob, una star del cinema che si trova in Giappone per girare uno spot pubblicitario, quando incontra Charlotte (interpretata da Scarlett Johansson) una moglie trascurata dal marito che dà priorità al suo lavoro da fotografo. Entrambi i personaggi si sentono soli in una città sconosciuta e questo in un certo senso li unisce, nonostante la differenza d’età, fino ad arrivare ad essere più intimi.

Il film prende forza da una sceneggiatura meravigliosa e poetica che viene perfettamente evidenziata dalle interpretazioni di Murray e Johansson che riescono a far percepire la solitudine attraverso lo sguardo e i movimenti del corpo, ma riescono anche trasmettere anche tutta la loro sintonia senza dover utilizzare le parole.

Un film magnifico con un finale enigmatico, con l’interpretazione di Bill Murray che gli valse una candidatura agli Oscar e il riconoscimento ai Golden Globe per miglior attore in un film commedia o musicale.

Broken Flowers (Jim Jarmusch, 2005)

Il secondo film si intitola Broken Flowers e rappresenta la seconda delle quattro collaborazioni con il regista statunitense Jim Jarmusch (Paterson, I morti non muoiono).

In questa pellicola Bill Murray interpreta Don Johnston, un uomo sulla sessantina che dopo esser stato lasciato dalla sua ultima ragazza riceve anonimamente una lettera che lo mette al corrente di un fatto che lo spingerà ad incontrare ognuna delle donne con cui è stato nella vita per scoprire la verità sulla lettera. 

Qui l’attore riesce a far dimenticare l’iconico acchiappafantasmi interpretando un ruolo estremamente drammatico, nonostante alcune scene divertenti, che ripercorre la quotidianità dell’essere umano, la ricerca di se stessi e il lasciarsi dietro qualcosa, fino ad arrivare ad un finale poetico in cui lo sguardo dell’attore diventa essenziale alla narrazione.

Nonostante Bill Murray non ottenne riconoscimenti per la sua magnifica interpretazione, il film vinse il Gran Prix Speciale al Festival di Cannes 2005.

Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou (Wes Anderson, 2004)

Ultimo ma non per importanza è il film Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou diretto da Wes Anderson, alla terza collaborazione con Bill Murray iniziata con Rushmore (1998) e continuata per altri otto film fino all’ultimo The French Dispatch (2021).

In questo caso Murray interpreta proprio il protagonista Steve Zissou, ovvero un famoso oceanografo che durante una delle sue spedizioni perde il suo collega e amico divorato da uno squalo giaguaro. Nessuno però vuole credere alle sue parole, perciò insieme al figlio e ad una giornalista incinta iniziano un viaggio nelle acque totalmente folle per trovare lo squalo che ha divorato il suo amico.

Il filmè una commedia che però nasconde un forte drammaticità, riuscendo a trasportare lo spettatore grazie all’estetica e alla sceneggiatura ma anche grazie all’interpretazione di un comparto attoriale stellare come è solito utilizzare il regista. Nonostante un cast d’eccezione con la presenza tra gli altri di Willem Dafoe, Owen Wilson e Cate Blanchett, Bill Murray riesce da protagonista a spiccare sugli altri anche grazie alla forza e alla complessità del personaggio che vuole omaggiare il famoso esploratore francese Jacques-Yves Cousteau, parodizzando su di esso e mostrando la capacità di spostarsi tra commedia e drammaticità anche per un personaggio così complesso.

Il film fu purtroppo un flop al botteghino, ma rese ancora di più l’idea della forza e delle capacità di Bill Murray.

Questi erano 3 film d’autore con protagonista Bill Murray, se ne avete visto almeno uno fateci sapere cosa ne pensate nei commenti qui sotto.

Michael Pierdomenico
Michael Pierdomenico,
Redattore news.