Si è concluso domenica 17 marzo 2024 Bergamo Film Meeting, Festival Internazionale del Cinema d’Essai giunto alla sua 42ma edizione. Nel corso delle nove giornate, la rassegna cinematografica ha animato il cuore della città di Bergamo con un programma fitto e variegato. Oltre ai luoghi consueti che da anni ospitano le proiezioni del festival – l’Auditorium di Piazza della Libertà, il Cinema Teatro del Borgo e Lo Schermo Bianco – quest’anno si è aggiunta la suggestiva Sala dell’Orologio, a pochi passi dall’Auditorium, che ha ospitato principalmente (ma non solo) i film della sezione Visti da Vicino.
Uno spazio suggestivo quale l’Ex-Chiesa di Sant’Agostino (ora Aula Magna dell’Università di Bergamo) ha ospitato l’Opening di venerdì 8 marzo, la proiezione del capolavoro El ángel exterminador (L’angelo sterminatore, L. Buñuel, 1962) sonorizzato dal vivo dal leggendario chitarrista Gary Lucas, compositore e produttore statunitense, collaboratore, fra gli altri, di artisti del calibro di John Cale, Lou Reed, Iggy Pop, Patty Smith e Nick Cave.
Dopo la serata di premiazione svoltasi sabato 16 marzo, l’ultima giornata ha segnato il consueto passaggio di testimone con Bergamo Jazz (in programma dal 21 al 24 marzo 2024) con le proiezioni dei film Sait-on jamais…(Un colpo da due miliardi, R. Vadim, 1957) e Ich möchte kein Mann sein (I Don’t Want to Be a Man, E. Lubitsch, 1918) sonorizzato dal vivo.
Mostra Concorso e Visti da Vicino: tutti i premiati
Riservata ai nuovi autori, la sezione Mostra Concorso ha ospitato sette lungometraggi che hanno concorso al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film sulla base delle preferenze espresse dal pubblico. Un premio tecnico, dedicato alla Migliore Regia, viene invece assegnato dalla giuria internazionale composta, quest’anno, da Michelangelo Frammartino (Le Quattro Volte, 2010, Il buco, 2021), Vaida Kazlauskaitė (Project Coordinator European Film Forum Scanorama – Vilnius) e Paola Raiman (critica cinematografica e selezionatrice per Entrevues Belfort Film Festival).
Il primo premio è stato ottenuto da Levante (Power Alley), opera prima della regista Lillah Halla, dedicato al delicato tema dell’aborto. Il secondo premio è stato assegnato a Valami madarak (Some Birds) di Dániel Hevér, film che racconta il rapporto d’amicizia fra un’adolescente ribelle e un anziano costretto a vivere in una casa di riposo. Il terzo premio è andato al film The Wall di Philippe Van Leeuw, un racconto ambientato sul confine fra Stati Uniti e Messico. La giuria ha assegnato il Premio per la Migliore Regia a Até que a Música Pare (it. Fino alla fine della musica) di Cristiane Oliveira, una storia che scruta fra i segreti di una coppia brasiliana di ascendenze venete.
Quattrodici produzioni indipendenti hanno animato invece la sezione Visti da Vicino dedicata alle narrazioni nonfiction. Il Premio della Giuria CGIL – La Sortie de L’Usine, conferito dai delegati sindacali di CGIL Bergamo al documentario che meglio affronta temi di carattere sociale, è stato attribuito a Når vandene deles di Martin B. Gulnov, documentario realizzato nel corso di otto anni che racconta il dramma dei migranti nel Mediterraneo. Il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo, attribuito su base popolare, è stato consegnato a Nishtha Jain per il suo The Golden Thread, film che tratta le drammatiche condizioni lavorative degli operai delle fabbriche di juta in India.
Europe, Now! Aspöck, Moodysson, Pevec
Dedicata al cinema contemporaneo europeo, la consolidata sezione Europe, Now! ha accolto quest’anno ben tre registi, ospiti nel corso delle giornate di BFM42 che ne ha presentato le personali.
Sono giunti a Bergamo Frederikke Aspöck, regista danese che vanta già un riconoscimento internazionale (Happy Now, 2004, Labrador, 2011, Empire, 2023); Lukas Moodysson, regista, sceneggiatore, romanziere e poeta svedese che sin dagli anni Novanta riflette su questioni sociali (Fucking Amal, 1998, Together, 2000, A Hole in My Hearth, 2004); Metod Pevec, versatile autore sloveno interessato agli effetti delle transizioni politiche, economiche e culturali sugli individui (Farewell Until the Next War, 1980, Estrellita, 2006, I Am Frank, 2019).
Fiction, cinema documentario, ma non solo: la sezione Europe, Now! è stata arricchita da una selezione di film di diploma delle scuole di cinema europee aderenti al CILECT: sono stati presentati nove cortometraggi, scelti tra i vincitori e i finalisti del CILECT Prize 2023 nelle categorie di animazione, fiction e documentario; fra questi, Friendly Fire (Tom Koryto Blumen, 2023), vincitore del Primo Premio CILECT 2023 nella categoria Animazione.
Cinema d’Animazione: Geraçoes X/Y, Kino Club, Émile Cohl
Restiamo nel territorio dell’animazione. Oltre alla consueta sezione Kino Club, destinata alle scuole e ospitata presso il Cinema Teatro del Borgo, a differenza degli scorsi anni BFM42 ha proposto una panoramica sulle tendenze dell’animazione portoghese attraverso alcuni autori facenti parte delle generazioni X e Y. Sei autori premiati nell’ambito di diversi festival internazionali hanno animato questa sezione attraverso le loro filmografie complete: Marta Monteiro, Vasco Sá e David Doutel, Alexandra Ramires, Laura Gonçalves e João Gonzalez.
Oltre ai cortometraggi animati della presente sezione, BFM42 ha proposto la sonorizzazione dal vivo, a cura dei chitarristi Xavier Courtet e Julien Coulon, di dieci opere del padre del cinema d’animazione Émile Cohl. Dopo il successo della 40ma edizione di BFM, durante la quale erano stati proiettati dodici cortometraggi dell’autore francese, le opere del ‘volume II’ sono state accompagnate da dieci celeberrimi brani del compositore Erik Satie, contemporaneo a Cohl.
Cinema francese: retrospettiva Rohmer e omaggio a Sacha Guitry
Nonostante il generale bilanciamento delle presenze internazionali, il cinema francese è stato uno dei protagonisti assoluti della 42ma edizione del Bergamo Film Meeting. L’annuale retrospettiva è stata dedicata a Éric Rohmer, regista, sceneggiatore, critico cinematografico e scrittore francese, fra i grandi protagonisti della prolifica stagione della Nouvelle Vague. Dal cortometraggio Présentation ou Charlotte et son steak (1951) fino a Conte d’automne (Racconto d’autunno, 1998), passando per il capolavoro Ma nuit chez Maude (La mia notte con Maud, 1969) e il Leone D’Oro Le rayon vert (Il raggio verde, 1986), il pubblico di BFM42 ha potuto vedere (o rivedere) le opere del regista francese sul grande schermo e approfondirne la poetica e lo stile.
Il consueto omaggio, invece, è stato dedicato a Sacha Guitry, attore, regista, sceneggiatore e drammaturgo francese, fra le figure più brillanti e ispirate del Novecento. Da Faisons un rêve… (Let’s Make a Dream, 1936) a La poison (Ho ucciso mia moglie, 1951), la selezione di dodici film proiettati presso l’Auditorium ha esaltato non solo la personalità eclettica di Guitry, ma anche le caratteristiche salienti della sua opera, fra tutti i dialoghi serrati e uno humour intriso di cinismo e amarezza (ma al contempo assolutamente esilarante).
Anteprime, classici, eventi speciali
La sezione Anteprime, classici, eventi speciali ospita da diverse edizioni alcune vere e proprie chicche del Festival. Realizzata in stretta collaborazione con enti e istituzioni nazionali e internazionali, questa sezione consente si assistere, nelle giornate del Bergamo Film Meeting, non solo alla proiezione di cult movies intramontabili, ma anche a nuovi restauri, nuove proposte e sonorizzazioni dal vivo. In omaggio all’illustre volto scelto per promuovere la campagna di donazioni, BFM42 ha dedicato una selezione di cult movies con protagonista l’indimenticabile Walter Matthau, fra i quali Hello, Dolly! (G. Kelly, 1969) e The Odd Couple (La strana coppia, G. Sacks, 1968). Sempre di cult movie si tratta quando parliamo di Radio On (1979), un road movie intimista in bianco e nero diretto da Christopher Petit e prodotto da Wim Wenders: a distanza di quarantacinque anni dalla sua uscita nelle sale, Radio On è stato presentato nel corso di BFM nella nuova versione restaurata 4K, prossimamente distribuita da Lab80.
Dopo quattro anni, è tornata nella sala dell’Auditorium la Fantamaratona, l’imperdibile appuntamento per nottambuli e appassionati della fantascienza e del genere horror: durante BFM42 sono stati proiettati Beyond the Time Barrier (E.G. Ulmer, 1960), racconto sci-fi ambientato nel 2024, e The Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta, T. Hooper, 1974) in occasione dei cinquant’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche.
Impossibile dimenticarsi, infine, dell’anteprima del nuovo film di Benjamin Deboosere, presentato come proposta dal Festival ORLANDO, che anche quest’anno rinnova la sua collaborazione con BFM. Il titolo, come spiegato da Bibi, è autoesplicativo e un chiaro omaggio alla tradizione wertmülleriana: The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe Who Lived for Twenty and Eight Years All Alone on an Inhabited Island and Said It Was His.
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