Guardare una trilogia cinematografica tutta in un solo giorno dovrebbe essere un ottimo motivo per non presentarsi a lavoro l’indomani, soprattutto se parliamo di una serie di film perfetti per il mese di febbraio. San Valentino è passato, ma non è mai troppo tardi per godersi le tre commedie romantiche firmate da Richard Linklater e interpretate da due meravigliosi Ethan Hawke e Julie Delpy. I tre film si svolgono a nove anni di distanza l’uno dall’altro, ma cosa si prova a vederli tutti uno dietro l’altro?

Chi sono Jesse e Céline

Su un treno per Parigi nel 1994, Jesse (Ethan Hawke), americano in viaggio per l’Europa, e Céline (Julie Delpy), di origini francesi, staccano per qualche minuto gli occhi dai rispettivi libri e iniziano a chiacchierare. Forse aprirsi a un estraneo è più facile che farlo con gli amici o la famiglia, e le sequenze iniziali di Before Sunrise (1995) ce lo dimostrano molto bene. Presto Céline prende la decisione di scendere alla fermata di Vienna e passare la serata con Jesse, dato che l’uomo deve prendere un aereo da lì la mattina successiva per tornare negli Stati Uniti; lei proseguirà il suo viaggio per Parigi con il primo treno disponibile. Before Sunrise è il primo film della trilogia e racconta la nottata di Jesse e Céline a Vienna, le loro conversazioni e passeggiate per la città prima che arrivi l’alba e che debbano salutarsi per sempre. Nelle poche ore che passano insieme, i due sviluppano una connessione quasi spirituale, parlano di insicurezze, problemi con l’amore e con se stessi, ma anche di come tra di loro stia iniziando a nascere un sentimento travolgente quanto terribile da sopportare, visto che molto probabilmente non si rivedranno mai più. Sebbene alla fine del film i due si diano appuntamento allo stesso binario della stazione sei mesi dopo, Linklater ci lascia con il dubbio: Jesse e Céline si ritroveranno?

Nove anni dopo, nel 2003, uno scrittore americano sta presentando il suo bestseller in una piccola libreria di Parigi e a guardarlo da fuori vetrina c’è una donna: Jesse ha avuto successo con un romanzo ispirato proprio a quella notte a Vienna insieme a Céline, e ora i due hanno la possibilità di rivedersi. In Before Sunset (2004), secondo capitolo della trilogia, capiamo subito che i due non si sono più ritrovati da quella sera di nove anni prima, ma decidono di passare il pomeriggio insieme prima che lui debba, nuovamente, prendere un aereo, passeggiando tra le viuzze di Parigi e seduti a chiacchierare su un battello che naviga sulla Senna. Ora Céline ha un lavoro importante, Jesse è uno scrittore di successo, sposato con un figlio, eppure nelle loro conversazioni ritroviamo gli stessi ragazzi che avevamo visto scambiarsi un primo bacio in cima alla ruota panoramica di Vienna. Man mano le paure dei due emergono ancora più forti di prima, ma allo stesso modo rinasce quel profondo sentimento che ci fa sperare nel destino e nell’anima gemella. Tuttavia alla fine di Before Sunset veniamo lasciati con un altro dubbio ancora: Jesse riuscirà a prendere il suo aereo poco prima del tramonto o resterà a Parigi insieme a Céline?

L’ultimo capitolo della trilogia, Before Midnight (2013), arriva altri nove anni dopo e cambia completamente le carte in tavola: Jesse e Céline sono in vacanza in Grecia e insieme a loro ci sono due bambine, loro figlie. Quindi i due sono rimasti insieme dopo quel pomeriggio a Parigi? Forse, ma l’importante per Linklater è mostrarci che sono finalmente insieme, e che nonostante i tanti problemi che possono nascere in una relazione duratura, ci sarà sempre un modo per restare vicini, alla fine.

La bellezza del quotidiano e la connessione umana

Cosa ha fatto in modo che i film della cosiddetta Before Trilogy venissero riconosciuti come piccoli capolavori di commedie romantiche? Effettivamente i due protagonisti non fanno nulla di eccezionale: per la maggior parte del tempo si limitano a guardarsi, camminare fianco a fianco, stare seduti l’uno accanto all’altra, conversare del più e del meno. Ma è proprio qui che sta la meraviglia, nel rendere magiche delle azioni che tutti noi facciamo ogni giorno, nel metterle al centro di una storia che ci parla di amore, vicinanza e connessione tra esseri umani. Naturalmente, il più grande pregio della trilogia di Linklater sta nella sua sceneggiatura, un capolavoro di scrittura che si sposta da un argomento all’altro e ci accompagna in un flusso di coscienza variegato ma assolutamente mai confusionario e banale. Va detto che un po’ di cose si potrebbero obiettare a questo proposito per quanto riguarda il terzo capitolo della saga, quello decisamente più debole tra tutti, in cui alcune scelte di scrittura non rispettano la caratterizzazione dei personaggi e tendono a snaturare certe situazioni; tuttavia, i film della Before Trilogy presentano una scrittura praticamente perfetta, in grado di catturare completamente lo spettatore e sviluppare un profondo affetto, sia per i protagonisti che per il sentimento tra di loro.

Grazie alla bravura di Linklater, le attività più semplici, come prendere un caffè o ascoltare un vinile, diventano piccoli momenti magici di una storia d’amore che sembra uscita direttamente da una favola. Nonostante la loro magia, però, i film rimangono ancorati alla realtà dell’esperienza umana, fatta di alti e bassi, di decisioni spontanee e altre che devono essere calcolate, di felicità e amarezza, facendoci riflettere profondamente su cosa significa connettere tra esseri umani nel terzo millennio. In Before Midnight, durante una scena in cui Jesse e Céline sono a tavola con amici, si parla di modernità, tecnologia e relazioni, citando anche i primi passi di un’intelligenza artificiale che ora, oltre dieci anni dopo l’uscita del film, è più reale che mai. La riflessione che si fa lungo i tre film riguarda proprio l’importanza di una vicinanza tra esseri umani che si sta un po’ perdendo in una contemporaneità dove risulta centrale il mondo virtuale. Oggi, come mai prima d’ora, sentiamo il bisogno di un’opera che ci ricordi quanto la vera connessione tra umani sia l’aspetto fondamentale della nostra esistenza sulla terra.

Godersi la Before Trilogy tutta d’un fiato è un’esperienza da provare: non solo si riesce a entrare nelle vite di due personaggi perfettamente normali ma così unici nel loro rapporto, ma se ne esce anche con uno sguardo diverso sull’umanità e sul bisogno che hanno le persone di stabilire profonde connessioni gli uni con gli altri, in una fitta rete di esperienze che coinvolge inevitabilmente anche noi. Forse non esiste un modo migliore per concludere in bellezza il mese degli innamorati!

Renata Capanna,
Redattrice.