In questa settimana Sanremocentrica vi proponiamo alcuni documentari sulla musica italiana da recuperare nel caso in cui le cinque serate del Festival non siano sufficienti oppure proprio non facciano per voi.
SOUND GIGANTE. STORIA ALTERNATIVA DELLA MUSICA ITALIANA
Mini docu-serie prodotta da Sky, andata in onda su Sky Arte a partire dal 18 gennaio 2023 e ora disponibile su Now Tv, Sound Gigante ripercorre in 4 puntate alcuni momenti salienti della musica “alternativa” italiana. Prendendo le mosse dal 1964 e in particolare da Morricone e dalla sua rivoluzione musicale del cosiddetto Spaghetti Western, la serie si srotola poi fin verso la fine degli anni Settanta, analizzando fenomeni e successi di una stagione musicale incredibilmente varia e feconda. Un racconto – tramite materiali di repertorio, interviste e , chiaramente, musica – delle sperimentazioni e innovazioni musicali che in quegli anni hanno portato sulla scena italiana (e non solo) generi e sottogeneri alternativi al pop o alla classica canzone italiana.
NUMERO ZERO: ALLE ORIGINI DEL RAP ITALIANO
Documentario del 2015 firmato da Enrico Bisi, fino a poco tempo fa disponibile su Netflix e ora reperibile a noleggio su Chili, Numero Zero segue le tracce dello sviluppo del rap nel panorama musicale italiano. Dagli anni Ottanta ai primissimi anni Duemila, il documentario si serve delle voci dei fautori di quella vera e propria rivoluzione culturale per raccontare il fenomeno musicale che da oltreoceano si è faticosamente fatto largo nella scena italiana.
Le voci come quelle di Kaos One, Ice One, Neffa, Colle Der Fomento, Tormento, Fabri Fibra e Frankie Hi-Nrg raccontano, supportate da materiale d’archivio, il movimento dell’hip hop italiano e tutte le difficoltà e resistenze che questa “nuova” musica si è trovata ad affrontare in un paese abituato a tutt’altro stile.
RED VALLEY: SIAMO QUELLO CHE ASCOLTIAMO
Flash forward: dalle origini del rap arriviamo all’estate del 2022, precisamente al Red Valley Festival, grande evento musicale tenutosi a Olbia e al quale hanno partecipato alcuni degli artisti più ascoltati degli ultimi anni.
Red Valley parte da un semplice assunto o, per meglio dire, da un dato preciso: 19 ore a settimana, il tempo speso in media dagli italiani nell’ascolto di musica. Ma se la quantità di ore può colpire, cosa dice questo dato sulla reale qualità del nostro ascolto? Stiamo veramente ascoltando o stiamo solo sentendo?
Un docu-concerto che coinvolge alcuni tra i nomi più celebri della scena musicale contemporanea (Blanco, Marracash, Pinguini Tattici Nucleari, Fabri Fibra, Irama, Salmo, Mr. Rain, Il Tre, Shablo e Paola Zukar) che si raccontano e ci raccontano tendenze, tematiche e peculiarità dell’industria musicale di oggi, tra riflessioni sulla fruizione, sulla decodificazione musicale e sul gap di genere.
PROG REVOLUTION
Altra produzione Sky Arte, altro salto negli anni Settanta. Questa volta però il focus del discorso è molto più specifico: in particolare ci fermiamo nella città di Milano, nel periodo che la vede come vero fulcro dell’industria discografica italiana, dal 1969 al 1979. Tra necessità politiche e fermenti sociali, Prog Revolution va a rintracciare i perché e i percome del progressive rock italiano e di coloro che l’hanno conosciuto, fatto e nutrito.
Un documentario di Rossana de Michele in cui musicisti, artisti, fotografi e discografici dell’epoca ci conducono – tramite interviste e materiale d’archivio – nell’esplorazione di quello strato specifico di terreno musicale in cui società, arte e cultura si fondono in maniera inscindibile.
IO TU NOI, LUCIO
Tra le tante proposte Rai Play (che spaziano da Mia Martini a De Andrè, dai Bee Gees ai Kiss), a titolo esemplificativo – o forse più per affetto personale di chi scrive – scegliamo di includere in questo breve elenco il documentario Io Tu Noi, Lucio. 108 minuti di viaggio nella musica di Lucio Battisti, dal suo esordio, passando per i grandi successi scritti a quattro mani con Mogol, fino agli ultimi dischi in collaborazione con Pasquale Panella.
Un atlante musicale che tenta di tracciare un ritratto (impossibile dire quanto esaustivo) di una personalità complessa e di un musicista nonché produttore innovatore e fuori da qualsiasi impostazione canonica.
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