È capitato a tutti di avere uno zio (o un papà o qualsiasi altro parente) appassionato di film d’azione in quanto unico genere che riesce a guardare la sera senza addormentarsi dopo una manciata di minuti. Non mentite, ce l’abbiamo tutti e se non ce l’avete probabilmente quello zio siete voi!

Sta arrivando la stagione natalizia che porta con sé le visite dei parenti, e noi di Frames Cinema non possiamo permettere di farvi cogliere impreparati alla fatidica domanda dopo il pranzo: “Allora, cosa c’è di bello da guardare in tv ultimamente?” Come negare a vostro zio un buon film d’azione fatto come si deve?

Ecco a voi quattro consigli per quattro diverse esigenze così da non deludere nessuno (si spera)!

Action-comedy: This is the end

Per i fan sfegatati di Adam Sandler che hanno visto talmente tante volte i suoi film da conoscere le battute a memoria ed essere diventati quasi praticamente insopportabili. This is the end (in italiano Facciamola finita, 2013) è una commedia action con scene che tendono all’horror divertentissima e con interpretazioni esilaranti. Insieme a Evan Goldberg collabora alla regia Seth Rogen, che vediamo anche recitare al fianco di James Franco, Jay Baruchel, Michael Cera, Jonah Hill, Craig Robinson, Emma Watson e tanti altri attori molto famosi, tutti nel ruolo di “se stessi”. La trama è quella che ci si potrebbe aspettare da un personaggio come Goldberg, regista di “capolavori” (si fa per dire) come Superbad e Pineapple Express: a Beverly Hills, Seth Rogen e Jay Baruchel, dopo un pomeriggio passato a fumare marijuana, si recano a una festa nella villa di James Franco, dove incontrano altri attori loro colleghi e celebrità come Rihanna. Seth e Jay sono costretti ad allontanarsi per qualche minuto ma, proprio mentre si trovano fuori dalla villa, scoppia un violentissimo terremoto seguito da altri eventi a dir poco assurdi. I due tornano alla festa per avvertire tutti del pericolo, ma purtroppo non vengono creduti a causa della gran quantità di droghe assunte durante la serata. Nessuno sa che quella scossa di terremoto è in realtà l’Apocalisse.

This is the end è un film assurdo, surreale e sopra le righe in ogni sua parte, da guardare “a cervello spento”, fatto solo per divertire e intrattenere. Perfetto per una domenica pomeriggio in cui si sta ancora cercando di digerire il pranzo in famiglia.

Action di fantascienza: Minority Report

Siamo davanti a lettori accaniti di Isaac Asimov e Philip K. Dick, che fare? Blade Runner ormai l’hanno visto e rivisto, hanno addirittura letto il libro a cui è ispirato! Ora ci pensa il caro vecchio Steven Spielberg, insieme a Tom Cruise, Colin Farrell e Samantha Morton. Minority Report, ispirato proprio a un racconto di Philip K. Dick, è un film del 2002 ambientato nel 2054, anno in cui il governo federale degli Stati Uniti sta cercando di implementare un programma di prevenzione dei crimini chiamato “Precrimine”. Grazie a questo programma si è riusciti praticamente a eliminare gli omicidi dalla città di Washington tramite l’uso di tre particolari individui (detti “Precog”) dotati di poteri extrasensoriali: i Precog hanno visioni del futuro e attraverso queste premonizioni la polizia è in grado di individuare i potenziali colpevoli e arrestarli prima che il crimine abbia luogo. Il capitano John Anderton, responsabile di Precrimine, sembra avere assoluta fiducia nel sistema, eppure all’arrivo dell’ispettore federale Danny Witwer, qualcosa non va per il verso giusto. Una dei tre Precog, Agatha, inizia a comportarsi in modo strano e di lì a poco Anderton farà una terrificante scoperta: sarà lui a compiere prossimo omicidio.

Chi si tirerebbe indietro davanti a due ore di film in cui Tom Cruise, accusato di un crimine che deve ancora commettere e completamente all’oscuro di chi sia la vittima, si dà alla fuga braccato dalla polizia per le strade di una Washington futuristica? È davvero lui il prossimo colpevole oppure si tratta di un malfunzionamento del sistema? E se fosse tutta una macchinazione del governo?

Action-horror: Train to Busan

Vostro zio ha guardato tutto The Walking Dead (magari non gli è neanche piaciuto ma guai lasciare una serie a metà) e ogni tanto mostra nostalgia per i tempi in cui “gli zombie mangiavano solo i cervelli”? Fategli scoprire questo meraviglioso gioiello del cinema horror sudcoreano. Train to Busan, diretto da Yeon Sang-ho e uscito nel 2016, si svolge quasi interamente su un treno della Korea Train Express durante l’esplosione di un’epidemia zombie. Il protagonista è l’agente di borsa divorziato Seok-Woo, partito in direzione di Busan insieme alla figlioletta che desidera tanto rivedere la madre. I due, insieme ad altri personaggi, assistono alla diffusione di un misterioso virus sul treno e, una volta compreso di trovarsi di fronte a degli zombie, si barricano in una carrozza alla ricerca di una soluzione. Il macchinista decide comunque di far partire il treno verso Busan, che sembra essere una delle poche città in grado di combattere la diffusione dell’infezione.

Train to Busan vi terrà con il fiato sospeso, divertirà molto gli amanti degli zombie movie e all’occorrenza potrebbe farvi affezionare davvero tanto ai suoi personaggi. Il nostro consiglio naturalmente è di vederlo in lingua originale, ma se non siete amanti dei sottotitoli il doppiaggio italiano è più che buono. Non stupitevi se vi commuoverete, con i coreani non c’è da scherzare!

Action “mal di mare”: Cloverfield

Infine, per i più coraggiosi che se la sentono di affrontare un’ora e mezzo di delirio totale ecco che arriva Cloverfield, action e monster movie del 2008 diretto da Matt Reeves molto famoso per lo stile da “mal di mare” della regia. Inserito di diritto tra i film che meglio esprimono le ansie dei cittadini americani a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001, Cloverfield è girato interamente con telecamera a mano e i personaggi corrono parecchio! I protagonisti sono un gruppo di amici newyorkesi che durante una festa assistono in prima persona all’assalto della città da parte di una creatura mostruosa in stile lovecraftiano. Il film documenta il viaggio dei ragazzi attraverso Manhattan alla ricerca della fidanzata di uno di loro, mentre intorno si scatena la distruzione più totale e i poliziotti vengono attaccati da piccoli mostri assetati di sangue.

La decisione vincente è quella di non mostrare quasi mai interamente la creatura, che si vede solo ogni tanto e per pochissimi secondi, in modo che lo spettatore non possa mai effettivamente arrivare a comprendere la sua natura o anche solo associarla a qualcosa che già conosce. Presentare Cloverfield come risultato del ritrovamento di una videocamera tra i detriti della città è poi una scelta rischiosa ma in questo caso molto efficace ad aumentare il realismo del film. Con i suoi mostri terrificanti e la regia dinamica e traballante, Cloverfield non fallirà a tenervi in bilico sul bordo della poltrona, soprattutto se siete amanti del mockumentary. Attenzione se soffrite facilmente di nausea, vi consigliamo di guardarlo con lo zio che ogni tanto va a pescare!

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Renata Capanna,
Redattrice.